Altro pareggio interno dei Lupi contro un avversario di caratura tecnica certamente inferiore. Delusione enorme per i tifosi che pregustavano altri tre punti dopo le due vittorie consecutive. Al cospetto di un Picerno modesto e con la massima pretesa di non prenderle al Partenio-Lombardi, i ragazzi di Braglia hanno toppato l'ennesima occasione propizia per proseguire spediti nel cammino intrapreso nelle ultime settimane.

Sembrava facile poter aver ragione dei Potentini, invece, complice anche un madornale errore di Tito in un retropassaggio a Forte (il giovane De Cristofaro ha approfittato del passaggio troppo corto del difensore di Castellammare, e anticipando il portiere biancoverde, ha messo la sfera in fondo al sacco), l'Avellino dopo soli dieci minuti si è ritrovato inaspettatamente sotto di un gol.

La compagine irpina, per la verità, ha avuto il merito di reagire con vigore ed anche con lucidità allo smacco iniziale, riversandosi in massa nella metà campo avversaria, andando a proporre percussioni sia dal lato mancino, sia da quello presidiato da Micovschi.

Il tambureggiante assedio biancoverde ha sortito nel primo tempo diverse occasioni da gol, in special modo un gran colpo di testa di Silvestri di poco a lato, e con Mnaiero che ha visto il suo tiro a botta sicuro respinto dal portiere sulla traversa. Ma la prima frazione di gioco, pur con i Lupi che hanno praticamente stazionato negli ultimi trenta metri avversari, si è chiusa con il sorprendente 0-1 a favore dei Lucani.

Ad inizio secondo tempo il primo cambio di Braglia, con Carriero al posto Micovschi, con conseguente cambio modulo, dal 4-2-3-1 ad uno scolastico 4-3-3. I Lupi dopo appena tre minuti sono pervenuti al pareggio: Kanoute di poco dentro l'area avversaria è stato atterrato, e l'arbitro ha concesso la massima punizione, che Maniero ha trasformato impeccabilmente.

Subito dopo il pareggio, decisamente meritato, i Lupi hanno avuto l'opportunità della superiorità numerica, atteso che al 10' della ripresa Massimo D'Angelo è stato espulso dall'arbitro per doppia ammonizione. Con il Picerno ridotto in dieci, mister Braglia non ha avuto il coraggio di cambiare assetto tattico, magari inserendo immediatamente una seconda punta accanto a Maniero, per una maggiore incisività offensiva e per meglio sfruttare il lavoro degli esterni.

La partita è andata avanti con uno stucchevole possesso palla dei lupi con i Lucani diligentemente dietro la linea della palla pre cercare in tutti i modi spezzare le trame biancoverdi. Ad una ventina di minuti dal novantesimo, Braglia ha operato tre cambi, inserendo Mignanelli (per Tito), Mastalli (al posto di Di Gaudio) e Gagliano (al posto di D'Angelo), cambiando nuovamente modulo. Ma i cambi si sono rivelati del tutto inutili ed inefficaci, specie quello del confusionario Mignanelli, che non ha saputo assicurare i cross di Tito.

L'Avellino ha spinto fino all'esaurimento delle proprie forze, riuscendo comunque ad andare vicinissimo al vantaggio con Maniero che ha colpito una clamorosa traversa e con Mastalli, che di testa ha colto solo l'eterno della rete.

In definitiva, un'altra occasione sprecata dei Lupi che, cosi come successe ad inizio campionato con Campobasso e Latina, anche con il modesto Picerno non è riuscito ad andare al di là di un deludentissimo pareggio.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 20 novembre 2021 alle 21:04
Autore: Rino Scioscia
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