E' stata una vittoria a dir poco rocambolesca quella colta dai Lupi contro un'indomita Reggiana. I ragazzi della Città del Tricolore hanno reso la vita difficilissima all'Avellino, che ha avuto il merito di crederci fino in fondo, rimontando addirittura per bene due volte gli avversari. Il pubblico sugli spalti ha assistito ad un match d'altri tempi, con le due contendenti che se le sono date di santa ragione, non risparmiando neppure una goccia di energia. Incredibile ed emozionante il susseguirsi di emozioni e di gol. Ma ci pare ovvio sottolineare che è stata anche la sagra degli errori difensivi, in entrambe le aree di rigore.

Gli uomini di Biancolino sono scesi in campo secondo il ritrovato 4-3-1-2. Questa volta il Pitone ha sorpreso tutti schierando dal primo minuto Palumbo in qualità di mezzala, confermando in cabina di regia Palmiero. Il citato tandem biancoverde, era supportato da Besaggio e dal trequartista Insigne. La Reggiana ha fronteggiato con grande spirito agonistico ed ottima sagacia tattica l'undici biancoverde, cercando di rispondere colpo sul colpo alle iniziative dei Lupi.

Dopo i primi minuti di gioco è l'Avellino a portare la prima insidia alla porta avversaria, ma Biasci si divora il gol del vantaggio biancoverde. E come accaduto a Pescara quattro giorni fa, purtroppo al gol mancato dell'Avellino, ha fatto seguito il vantaggio della Reggiana. Il festival dei gol, ad onor del vero, è stato aperto al 22' dalla sfortunata deviazione nella propria porta di Simic. Ma l'Avellino oggi era assolutamente reattivo e volitivo, e dopo appena dieci minuti ha rimesso le cose a posto, grazie ad un calcio di rigore (concesso dopo intervento VAR) realizzato da Insigne.  I Lupi, riacciuffato il pareggio, hanno cercato di spingere alla ricerca del gol del vantaggio, ma la Reggiana ha fatto scudo a protezione dei propri 30 metri, e non è successo più niente fino al duplice fischio dell'arbitro.

Al rientro in campo delle due contendenti si è assistito ad un confronto ancora più accesso ed equilibrato, perchè le squadre mostravano entrambe la volontà di portare a casa l'intera posta in palio. L'Avellino ci metteva un pizzico di velocità e verticalizzazione in più, e così, al 50', il primo sorpasso dei Lupi, ad opera di Biasci che metteva alle spalle del pipelt reggiano, dopo avere racconto a centro area, uno splendido assist di Insigne, particolarmente ispirato questo pomeriggio.

Ma il vantaggio dei Lupi si rivelava effimero, perchè nel giro di dieci minuti (55' e 62') l'attaccante reggiano Novakovich ribaltava incredibilmente il match con una doppietta, che chiamava in causa la disattenzione della retroguardia biancoverde. In particolare il gol del 2-3 è stato originato da un'irresistibile serpentina dell'ottimo calciatore emiliano, cui Enrici, colpevolmente, non ha saputo porre un argine. Finita? Macchè il grande cuore biancoverde, nel giro di cinque minuti (65' e 70') la ribaltava nuovamente, grazie a due splendidi colpi di testa, prima di Simic e poi di Palumbo.

Negli ultimi venti minuti di gioco, l'Avellino serrava le fila nella propria trequarti e non correva più nessun rischio, nonostante le incessanti iniziative degli indomiti ospiti. Il match si chiudeva, così, con la roboante vittoria dei Lupi, grazie soprattutto ai tre calciatori, guarda caso, più discussi della squadra avellinese: Insigne, Simic e Palumbo.

Questi tre punti di platino regalano una grande boccata d'ossigeno all'Avellino, e fanno guardare al prossimo futuro con maggiore serenità.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 01 novembre 2025 alle 16:56
Autore: Rino Scioscia
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