Diciamo subito che non è stato l'Avellino volitivo e tenace  che si era fatto ammirare nelle precedenti partite interne. Il Mantova ha avuto un approccio migliore alla gara ed è riuscito a primeggiare a centrocampo per quasi tutto il match. Una squadra ospite arrivata ad Avellino con l'acqua alla gola per una classifica deficitaria, ha mostrato in campo di avere dei valori, tenendo in scacco i Lupi, che, dal canto loro, non sono riusciti a sbrogliare la matassa del gioco, forse perchè meno reattivi del solito. In serie B se si abbassa l'intensità è difficile riuscire a farla da padrone.

Biancolino forse ha avuto torto a rinunciare a Besaggio sin dall'inizio, preferendo all'ex Brescia un Insigne opaco e quindi scarsamente produttivo. Ma anche la fase di non possesso dei Lupi ha lasciato a desiderare perchè Palmiero e soci hanno girato a vuoto, facendosi spesso irretire dall'ottimo palleggio dei Virgiliani. La squadra biancoverde, poco compatta, ha lasciato parecchi spazi tra i reparti, non riuscendo mai a chiudere le linee di passaggio dei Mantovani, che, dal canto loro, hanno sagacemente impedito, con una ottima disposizione in campo, le ripartenze avellinesi.

I Lombardi hanno prodotto gioco e creato qualche grattacapo per la retroguardia biancoverde, che si è fatta trovare spesso in affanno, specie lungo gli esterni, dove i Virgiliani imperversavano agevolmente. Fortuna per i ragazzi di Biancolino, che gli avversari sono risultati scarsamente incisivi al momento delle frequenti conclusioni, che non sono andate a buon fine. Il Pitone ci ha messo un po' del suo con una tardiva lettura dell'andamento del match, perchè ,se è vero che ad inizio ripresa ha messo dentro Besaggio e Russo in luogo degli impalpabili Insigne e Lescano, gli altri tre cambi (con gli ingressi in campo di Crespi, Milani e Palumbo) li ha effettuati addirittura a meno di un quarto d'ora dal termine.

E proprio questi cambi tardivi costituiscono ragione di grande rimpianto, ove si pensi che giusto nei minuti finali i Lupi hanno costruito le occasioni migliori dell'intero incontro: prima con Biasci, che a tu per tu con il pipelet lombardo si è fatto parare il tiro, e successivamente sulla ribattuta, la botta di Kumi a colpo sicuro ha visto un rimpallo fortunoso di un difensore virgiliano. Negli istanti finali un'altra occasione occasionissima per i Lupi con il miracoloso salvataggio sulla linea di un difensore mantovano.

Ad ogni modo, al tirar delle somme è stato un pareggio che ha un sapore amaro, ma che tuttavia, guardando il bicchiere mezzo pieno, consente comunque all'Avellino di muovere la classifica. Ora i Lupi sono a quota 12 dopo sette gare: un bottino sicuramente pingue, a cui, dopo la prima infelice prova all'esordio a Frosinone, forse solo i più irriducibili ottimisti avevano pensato.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 04 ottobre 2025 alle 18:25
Autore: Rino Scioscia
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