Brutta caduta dei Lupi al Romeo Menti di Castellammare. Assolutamente senza attenuanti. La prestazione dei ragazzi di Biancolino non è stata certamente all'altezza delle altre gare disputate lontano dal Partenio-Lombardi, Carrara e Padova, dove erano emersi il carattere e la grande generosità dei Lupi, che avevano fruttato la bellezza di quattro punti complessivi.

Al cospetto di una squadra organizzata ma per niente irresistibile, l'Avellino ha restituito un gioco poco redditizio e povero di idee, finendo con il soccombere dinanzi alla superiore voglia dei padroni di casa. Eppure, per quasi l'intero primo tempo, gli uomini in maglia biancoverde avevano tenuto bene il campo, anche perchè la Juve Stabia non era stata capace di portare pericoli seri alla porta di Iannarilli. Anzi, c'è da dire che le due migliori occasioni le aveva create proprio l'Avellino, con Russo, che però aveva clamorosamente fallito al momento del tiro.

La mancanza di attenzione in uscita da un calcio d'angolo ha determinato il primo gol degli Stabiesi, che sono passati in vantaggio al 39' grazie ad un eurogol di Mosti da fuori area, che ,attraversando una selva di gambe, si è infilato imparabilmente alla sinistra di Iannarilli. Un gol bello, ma estemporaneo e forse irripetibile. Il vantaggio, forse fino ad allora inatteso, ha dato maggiore vigore alle Vespe che, appena tre minuti  dopo, su un nuovo calcio d'angolo, segna un gol sporco sotto misura con Bellich, che approfitta della clamorosa uscita a vuoto di Iannarilli. Insomma, per due situazioni susseguenti a palle inattive, i Lupi hanno subito un doppio svantaggio che ha compromesso irrimediabilmente la loro partita.

Nel secondo tempo, Biancolino ha cercato di rimediare provvedendo ad alcune sostituzioni, con il cambio del modulo, passando dal 3-5-2 al suo tradizionale 4-3-1-2, soprattutto per l'ingresso di Insigne al posto di Missori. Ma il tutto non ha determinato granchè, perchè la Juve Stabia, che è squadra, ancorchè non trascendentale, assolutamente organizzata, con un'attenta ed efficace fase di non possesso. I padroni di casa hanno giocato con un ordine ed intelligenza, accorciando le distanze tra i vari reparti e, facendo molta densità nella propria trequarti, hanno chiuso sapientemente tutte le linee di passaggio dei Biancoverdi.

Ad onor del vero, è stata tutta la fase di proposizione dei Lupi a venire meno per la cattivissima giornata di Palmiero e soprattutto di Sounas, che rientrava dall'infortunio, che gli aveva fatto saltare due partite. L'Avellino ha fatto molto possesso nella metà campo avversaria, ma ha giochicchiato senza idee e senza costrutto, finendo preda della fitta ragnatela degli Stabiesi. E' stato un secondo tempo addirittura noioso e stucchevole, con l'Avellino incapace di portare il benchè minimo "fastidio" alla retroguardia dei padroni di casa.

Alla fine della fiera, dopo sei giornate di risultati utili consecutivi, i Lupi hanno dovuto chinare il capo dinanzi al responso del campo, ma possono soltanto recitare il mea culpa per non avere saputo trovare il bandolo della matassa. Una giornata no ci può stare nel contesto di un inizio di campionato davvero positivo, ma occorre che Biancolino trovi le giuste contromisure ad un trend che può diventare pericoloso, atteso che nelle ultime tre gare, l'Avellino ha portato a casa la miseria di soli due punti.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 19 ottobre 2025 alle 11:20
Autore: Rino Scioscia
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