Trasferta amara al Ceravolo per i Lupi. L'Avellino soccombe in casa del Catanzaro, che fa suo il match, grazie ad una rete di ottima fattura di Cisse. In pratica, la giocata di un singolo ha deciso una gara giocata sul filo dell'equilibrio, tra due compagini di pari livello tecnico. La differenza, come al solito, in questi casi, l'anno fatta gli episodi. Questa volta a favore degli avversari dei Lupi, che tante volte avevano beneficiato dei doni della Dea Bendata. Al Ceravolo è andato tutto male per i ragazzi di Biancolino, che sono rimasti a bocca asciutta anche per via di due traverse colpite su altrettanti colpi di testa (da Tutino nel primo tempo, sullo zero a zero; da Biasci nella ripresa, dopo il gol dei Catanzaresi).

Non è stata una sfida spettacolare, con i Lupi tutti rannicchiati nella propria metà campo, e con i padroni di casa che non hanno prodotto molto per mettere in difficoltà i Biancoverdi. La palla è stazionata per lo più nella trequarti avellinese, ma i Giallorossi calabresi sono riusciti a produrre ben poco contro l'arcigna difesa irpina. Il Pitone ha confermato la squadra che aveva strappato un punto d'oro contro la corazzata Venezia, con la sola eccezione di Kumi dal primo minuto al posto di Palmiero. Ma l'assetto è rimasto invariato rispetto a lunedi scorso, perché i Lupi si sono mossi in campo secondo le più ferree consegne, che prevedevano un robusto e guardingo 5-3-1-1, con Biasci più avanzato e Tutino a fare da raccordo tra il compagno di reparto ed il centrocampo. Palumbo ha dovuto fare di necessità virtù, perché l'assenza di Palmiero ha comportato un arretramento dell'ex Juve N.G. davanti alla difesa.

Il canovaccio tattico del match, come detto, ha visto gli uomini di Aquilani agire nella trequarti avellinese, e Sounas e compagni raccolti in un "fazzoletto" di campo, per rintuzzare e tentare qualche ripartenza efficace. Ed ì stato proprio a seguito di un'azione di "alleggerimento", che i Lupi sono andati vicinissimi alla marcatura, con un cross dalla destra di Missori, che ha trovato pronta alla girata la testa di Tutino, ma la sfera ha incocciato la parte alta della traversa, con il portiere catanzarese praticamente battuto. Dopo quest'episodio che avrebbe potuto cambiare decisamente il corso di questa partita, il confronto è andato avanti senza particolari sussulti, ed il primo tempo è andato in archivio quasi sonnacchiosamente.

Nella ripresa, dopo sei minuti di gioco, il Catanzaro ha rotto gli equilibri, grazie alla giocata di un singolo, il giovane Cisse, che, lasciato colpevolmente solo ai 25 metri, nei pressi del lato corto di destra dell'area di rigore avellinese, ha fatto partire un tiro di destro a giro che è andato ad infilarsi sul secondo palo, alla sinistra di Daffara, che è stato messo fuori causa anche da un rimbalzo della palla ad un metro da lui.

L'Avellino ha tanto immediatamente di reagire, con Biancolino che ha effettuato due cambi: fuori Tutino e Missori, e dentro Patierno e Russo. Ma, pur proponendo un assetto maggiormente offensivo, i Lupi hanno fatto fatica a rendersi pericolosi dalle parti dell'area avversaria. Il principale sussulto, l'occasione che avrebbe potuto pareggiare le sorti del match è capitata sulla testa dell'ex Biasci, che ha raccolto un ottimo cross dell'altro ex giallorosso Sounas, ma la sfera è andata ad incocciare la traversa a portiere avversario battuto.

E' stato l'unico vero sussulto della ripresa per i Lupi, che, pur chiudendo il Catanzaro negli ultimi trenta metri, non è più riuscito a portare insidie serie ai Catanzaresi, anche se c'è da notare una rete realizzata da Besaggio, ma annullata dall'arbitro perché, a dire di quest'ultimo, il centrocampista biancoverde si era liberato del difensore giallorosso con un fallo.

Peccato davvero per questa sconfitta che suona forse per i Lupi come una beffa della sorte, che per questa partita ha deciso di abbondare l'Avellino al proprio destino. Guardando alle poche occasioni avute da ambo i lati, si può senz'altro dire che i Lupi avrebbero meritato il pari, anche perchè il Catanzaro non si è dimostrato affatto superiore. Ma la serie B è anche questo: in precedenza i Lupi non avrebbero meritato qualche punto conquistato sul campo, questa volta, invece, l'amaro risultato finale è andato oltre i loro effettivi demeriti.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 13 dicembre 2025 alle 20:18
Autore: Rino Scioscia
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