Negli ultimi giorni alcuni rumors di stampa hanno raccontato di un ingresso di Rocco D'Errico nella compagine societaria della Frattaminorese Calcio, club militante in Prima categoria campana. Un'ipotesi che, tuttavia, è ancora lontana da una effettiva concretizzazione, come l'ex patron della Frattese chiarisce ai microfoni di Campania Soccer. Nessun corteggiamento nei suoi confronti, questa la sua precisazione. Ma un semplice colloquio di cortesia.  

I FATTI - "Partiamo da una premessa; in queste settimane io ho ricevuto telefonate da parte di diversi tifosi di piazze importanti. Li ringrazio infinitamente.Tutti mi hanno manifestato supporto e gradimento per intraprendere un'avventura calcistica in queste città, insieme ai miei più stretti soci e collaboratori coi quali ho condiviso questi anni alla Frattese. Per me è stato qualcosa di magnifico ricevere questi attestati di stima. Tra queste piazze c'è certamente Frattaminore. Ma sia chiaro: questi corteggiamenti li ho ricevuti dai tifosi, che ovviamente ringrazio, non dai dirigenti del club. Persone, sottolineo, serissime, ma che non mi hanno affatto avvicinato. L'incontro con loro è stato solo favorito da un amico comune, null'altro. Ci siamo seduti attorno ad un tavolo e mi hanno presentato i loro progetti. Io li ho ascoltati con attenzione e devo dire che i loro programmi mi sono sembrati ben centrati. Io non sono uno abituato ad essere invadente, questo club già gode di una struttura societaria di persone competenti e serie. Io un rientro nel calcio lo sogno sempre, ma non è un'urgenza. Succederà solo se in futuro matureranno le condizioni giuste per farlo. La priorità ora è la mia azienda. Poi c'è un problema ancora da risolvere, che allo stato attuale non mi consente di prendere impegni con nessuno".  

PASSAGGIO DI PROPRIETA' ANCORA DA FORMALIZZARE - "Prima del lockdown per l'emergenza Covid-19, ho firmato il verbale per il passaggio di consegne della Frattese. Ho sollecitato Dino Nardiello e Andrea Baldi a fornirmi finalmente gli atti del trasferimento di società siglati insieme. Richiesta inevasa. E allora è bene che si sappia un dato importante: il legale rappresentante della Frattese, al momento, resto ancora io. Come del resto risulta in Figc Campania. Serve un atto ufficiale che attesti il passaggio di consegne, anche in Federazione. Questi passaggi formali non sono stati fatti. Se ciò non avviene, è evidente che il titolo resterà a me. Anche perché tutte le responsabilità resterebbero in capo a me". 

UN ADDIO DOLOROSO - "Dalla Frattese mi sono allontanato soltanto per tutelare una azienda chiusa da inizio marzo e che presumibilmente riaprirà a settembre, con 60 dipendenti in cassa integrazione e 500 alunni. Ma io resto il primo tifoso di questi colori e non consento a nessuno di metterlo in dubbio o di screditarmi agli occhi di altri. Qualcuno lo ha fatto e non lo accetto. Io non avrei mai lasciato la Frattese se non avessi avuto questo tipo di problema. Per questo oggi mi sento di essere grato a quelli che - dentro e fuori Frattamaggiore - hanno mostrato stima per il presidente e affetto per l'uomo D'Errico, non fosse altro perché mi hanno ripagato dell'ingratitudine che qualche tifoso qui a Fratta ha avuto verso di me nonostante un triennio competitivo e appassionante. Comportamenti e parole che mi hanno ferito molto". 

Sezione: Interviste / Data: Gio 28 maggio 2020 alle 13:05
Autore: Stefano Sica
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