Da oltre un mese è al vertice dell'Area Tecnica dell'Acerrana, voluto fortemente dalla proprietà granata rappresentata dal trio Angelo Guastafierro-Giuseppe Trinchillo ed Antonio Laudando per rilanciare un progetto assai ambizioso. Per Angelo Cioffi, lo scorso anno nello staff dirigenziale del Sorrento al fianco del papà, ed ex tecnico rossonero Renato, si apre una nuova pagina professionale tutta da gustare. Il Toro di mister Vincenzo Di Buono ha sconfitto ieri all'Arcoleo il Savoia (2-1) nel match di andata valevole per le semifinali di Coppa Campania e anche in campionato le cose procedono a gonfie vele con la zona play-off distante solo sei punti al netto di una gara da recuperare contro l'Ischia. Anche il mercato condotto dal giovane dirigente di Cervinara ha portato in dote elementi di spessore come Arrulo, Massimiliano De Angelis, Geppino Rinaldi, Befi e Arciello (i primi tre schierati titolari nella sfida con gli oplontini), "Devo ringraziare la società per questa bella opportunità - rimarca ai nostri microfoni Cioffi, che in estate ha ricevuto dal Settore Tecnico della Figc l'abilitazione al ruolo di Direttore Sportivo -. Ringraziamenti che estendo allo staff tecnico e al gruppo squadra. Sono contento perché faccio ciò che mi piace e che è sempre stata la mia passione, ma quando si ha la fortuna di collaborare con persone perbene e di grande qualità, la felicità è doppia".

Perché la scelta Acerrana?

"Il Presidente Guastafierro mi ha voluto con convinzione dimostrando grande stima in me, ma questa scelta è stata condivisa anche coi Presidenti Trinchillo e Laudando che ringrazio. Mi hanno dato tutti piena autonomia e questo significa tanto per me perché vuol dire che c'è fiducia nel professionista e nell'uomo. Ho il privilegio di lavorare in un club solido e importante, è bastato davvero poco per capirci. Questo non è un benefit che capita tutti i giorni, soprattutto se osserviamo la crisi che spesso coinvolge diverse realtà in Eccellenza che partono con determinati obiettivi e a dicembre li cancellano completamente. In contesti come quello rappresentato dall'attuale proprietà, si è chiamati a dare tutto e a non risparmiarsi mai".

Che cosa le è stato chiesto in sede di accordo?

"Io sono una persona molto ambiziosa a cui non piace mettere dei paletti. Sono abituato sempre a guardare avanti e mai indietro, malgrado sia arrivato solo ad inizio novembre e si sa che è spesso difficile cambiare obiettivi in corsa. Il campionato tuttavia è lungo e proveremo a restare agganciati al treno play-off, così come la Coppa è ormai un obiettivo concreto vista la semifinale raggiunta e la gara di ieri vinta. Io intanto sono soddisfatto dei primi innesti che ho messo a disposizione del mister, conseguenza del fatto che la società, come detto, mi ha fornito ampia libertà in sede di mercato. Io in verità ho trovato un gruppo già forte, ma era necessario puntellarlo per garantire al tecnico, che tante volte è stato costretto a "forzare" l'utilizzo di elementi in non perfette condizioni fisiche, maggiori possibilità di scelta".

Sono previsti altri movimenti?

"Sicuramente nel parco under. Non ci saranno altre uscite al di là di quelle già perfezionate". 

La città come sta rispondendo?

"Molto bene. I tifosi ci seguono dappertutto e sono per noi il dodicesimo uomo in campo, ormai non c'è neanche più il bisogno di fare appelli. Avete visto tutti il sostegno, anche in termini numerici, che ci hanno assicurato col Savoia pur in una giornata piovosa". 

Che giudizio dà della prima sfida vinta col Savoia?

"Diciamo che resta un po' di amaro in bocca per il gol preso in pieno recupero. La partita era ormai archiviata, ma aver vinto è stato già importante in vista del ritorno. La prestazione dei ragazzi è stata nel complesso positiva e avremmo potuto concretizzare anche qualche altra occasione creata. Ma adesso dobbiamo guardare avanti".    

Come ha visto l'espulsione fulminea di Rao?

"L'entrata fallosa c'è stata, ma senza alcuna cattiveria o intenzione di far male. D'accordo per un'eventuale ammonizione, ma il rosso mi è sembrato troppo severo". 

Ora il Villa Literno.

"Gara da prendere con le molle. Il Villa Literno resta una squadra temibile anche se ha perso a dicembre qualche tassello importante. Guai a sottovalutare questo impegno perché poi si rischia di andare incontro a brutte figure". 

Sezione: Interviste / Data: Gio 15 dicembre 2022 alle 14:00
Autore: Stefano Sica
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