177 gol in carriera, col traguardo dei 150 tagliato tra le fila del Carotenuto. Cinque trionfi in altrettanti campionati di Promozione negli ultimi anni, facendo le fortune, oltre che del Carotenuto, anche di Pianura, Afragolese, Scafatese e Grotta, con cui è salito in vetta alla classifica cannonieri nel 2019 con 31 reti (quarto bomber italiano in categoria). Ne ha fatta di strada il ragazzo di Pianura, dai primi passi calcati oltre 15 anni fa con la squadra del suo quartiere, ai tempi dell'epopea della famiglia Cafasso, fino a questa scintillante sfilata di stagioni vincenti. Valentino Pirone, classe '90, è non a caso calciatore per progetti poderosi, che non ammettono scorciatoie e prevedono il successo come soluzione finale. E il suo percorso, la scorsa estate, non poteva che trovare un punto di caduta in una piazza che sta provando ad accorciare le distanze con i fasti del passato. Frattamaggiore, colpita al cuore ed usata da chi doveva proteggerla e poi l'ha scaricata a cuor leggero, ha fame di calcio e di vittorie. E chi la gestisce oggi ha certamente le stesse ambizioni, pur nella consapevolezza che tempo e pazienza saranno i miglior alleati di chi vuol guardare lontano. E le considerazioni di Pirone partono proprio da questo aspetto.   

Come è maturata la scelta Frattese?

"Sono stato contattato dal Ds Claudio Costanzo. Pur non conoscendolo di persona, capii subito quanto il programma che mi stava sottoponendo fosse molto positivo. Abbiamo avuto una chiacchierata breve ma intensa ed ho accettato subito. Il progetto societario è ambizioso e credo che abbia tutte le carte in regola per creare qualcosa di importante a Fratta".

Siete partiti in maniera un po' altalenante anche se, al giro di boa, il secondo posto sembra a portata di mano.

"Sicuramente abbiamo avuto una partenza non eccellente, ma con una società nuova di zecca e una squadra costruita in ritardo, ci poteva stare qualche intoppo. L’importante è aver reagito alla grande e, malgrado sia arrivato qualche risultato negativo, abbiamo sempre dimostrato di essere squadra vera, soprattutto quando siamo riusciti a ribaltare in diverse partite il risultato pur trovandoci sotto. Questo significa che abbiamo carattere e siamo un gruppo coeso. Anche nel corso dell’ultima gara, quando ci siamo trovati in 10 dopo nemmeno 20 secondi, abbiamo chiuso i conti già nel primo tempo facendo una prestazione di grande sacrificio. Ora ci aspetta un girone di ritorno difficile ma lo prepareremo nei migliore dei modi perché sappiamo dove vogliamo arrivare".

Che bilancio fai di questo tuo cammino in nerostellato?

"Il bilancio è certamente positivo e confesso che tagliare il traguardo della doppia cifra in campionato non potrebbe che farmi piacere. Ma, come ho sempre sostenuto, preferisco più il 'noi' all’'io'". 

In quale dei due sistemi di gioco sperimentati da mister Auletta - 3-5-2 da seconda punta e 4-3-3 da esterno - ritieni di poterti esprimere al meglio?

"Il 3-5-2, che spesso abbiamo utilizzato, è un modulo che se interpretato bene può dare ottimi risultati. Non nego che è il primo anno che lo sperimento ma sono sempre a disposizione del mister qualsiasi sia la sua scelta. Ovviamente partire da esterno e venire nel campo è quello che preferisco e che mi è sempre piaciuto fare". 

Come è il rapporto con la città ed i tifosi?

"Buono, e ritengo che ci sia anche stima nei miei confronti. Frattamaggiore è una piazza importante che purtroppo ha subito tante umiliazioni di recente, però sono convinto che questo nuovo corso li possa solo inorgoglire e sarà foriero di tante soddisfazioni. Non è un progetto effimero, anzi. Questa società ha davvero obiettivi molto importanti e vuole riportare i colori nerostellati in alto. Questa è una maglia pesante, storica, blasonata. Noi, dal canto nostro, ci metteremo sempre cuore e anima, lottando partita dopo partita senza dover rimpiangere mai nulla. Ecco perché faremo di tutto per regalare a questa tifoseria le emozioni che merita e che ha perso da qualche anno".

Tu sei un pianurese doc, uno dei figli migliori di un quartiere che prova a risollevarsi anche nel calcio: hai scritto le pagine più belle della storia biancazzurra compresa quell'epica semifinale play-off di ritorno col Carpi di oltre 12 anni fa. Avevi poco più di vent'anni... 

"Il Pianura per me ha significato tanto. Con questa squadra ho vinto due campionati nel 2007/2008 in Eccellenza e nel 2019/2020 in Promozione. E poi gli anni di serie D con la finale nazionale disputata a Chieti, quando c'è stata la possibilità di raggiungere una traguardo storico come il calcio professionistico. Giocare per il mio quartiere è stato qualcosa di straordinario e i ricordi sono tantissimi e dolci. Conosco anche l'attuale presidente della squadra che milita in Prima Categoria, Francesco Iavarone: una bravissima persona che ritengo in grado di portare il Pianura dove merita". 

Prossimi obiettivi?

"Migliorarmi sempre, divertirmi e soprattutto vincere, come ho fatto in passato. Ovviamente ne approfitto per rivolgere un grande augurio a tutti i tifosi della Frattese affinché trascorrano un Buon Natale e un felice anno nuovo. Restiamo uniti e compatti, ci aspettano tante gioie...". 

Sezione: Interviste / Data: Dom 25 dicembre 2022 alle 08:00
Autore: Stefano Sica
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