Seconda vittoria consecutiva per la Frattese che, dopo aver sbancato Positano, torna al successo allo "Ianniello" sbarazzandosi del Quartograd (2-1) e portandosi al quarto posto, a soli tre punti dalla seconda piazza detenuta dal Punto di Svolta. A ribaltare l'iniziale svantaggio griffato De Rosa, ci hanno pensato nel primo tempo Bosson - ottima la sua performance a dimostrazione di un completo recupero da un punto di vista fisico - e ad inizio ripresa Gervasio Costanzo con un lob che ha beffato Faggiano. Nel 3-5-2 di Biagio Auletta, proprio Bosson ha agito per vie centrali (partendo spesso da dietro e facendo salire i compagni) con la partnership di Pirone, mentre Gervasio Costanzo e Di Crosta hanno occupato le corsie esterne. In porta il sempreverde D'Auria, mentre Pellini ha guidato la difesa tra Francesco Costanzo e Maturo, con Castiglione a comandare la mediana servendosi dell'apporto di Ardovino e Cardore, anche lui pienamente recuperato da vecchi acciacchi e assai sfortunato in occasione di un'inzuccata - susseguente a calcio d'angolo - fermata solo dalla traversa. E' stato un match duro e spigoloso, che non ha lesinato qualche momento di tensione in campo ma che i nerostellati hanno portato a casa a perfezionamento di una superiorità generale - anche con la produzione di diverse palle-gol pulite - emersa nella seconda metà del primo tempo e per quasi tutto il secondo. Insomma, si è ammirata una Frattese pimpante, più bella di quella vista 15 giorni prima col Cercola. Ed è anche questo il senso del ragionamento fatto ai nostri microfoni dal Capitano di tante battaglie nerostellate, Gervasio Costanzo. "Siamo una squadra tecnicamente molto forte, ma che in campionato non è partita oggettivamente bene - ammette -. Col tempo però stiamo facendo vedere ciò che valiamo davvero. Partite così sono sempre belle da vincere: abbiamo avuto pazienza, abbiamo macinato gioco, ci abbiamo messo abnegazione e determinazione raccogliendo un pari meritato per poi continuare a fare ciò che stavamo facendo, fino alla vittoria. Ci siamo presi questi tre punti tra qualche calcione loro di troppo e alcune "incomprensioni" in campo, ma sono cose che succedono in queste categorie. E' stata una battaglia disputata su un campo pesante e in alcuni momenti anche sotto la pioggia. Avevamo speso tanto per rimontare e anche così si spiega il nostro arretramento nel finale. Ci sta che ci si possa abbassare un po' per proteggere il risultato".

Capita spesso che regaliate almeno una metà del primo tempo agli avversari. Come si spiega?

"E' chiaro che dobbiamo migliorare su questo aspetto. La settimana di lavoro serve proprio per crescere gradualmente e, in tal senso, abbiamo un mister che, oltre ad essere una grande persona da un punto di vista umano, ci fa allenare bene e ci tiene tutti sul pezzo. E' un peccato regalare sempre il primo quarto d'ora agli avversari, sappiamo di dover eliminare questo difetto. Fatto sta che noi scendiamo sempre in campo per vincere, non abbiamo mai paura di nessuno. Dobbiamo solo lavorare sull'interpretazione dei primi minuti della gara, magari mettendoci più cattiveria e concentrazione. In futuro l'approccio dovrà essere diverso. Col Punto di Svolta, per esempio, la partita l'abbiamo chiusa nelle fasi iniziali. Non vedo perché non replicare questo atteggiamento in futuro".

Nel 3-5-2 di Auletta, puoi ricoprire almeno due posizioni, interno di centrocampo ed esterno a destra. Col Quartograd sei stato decisivo in questo secondo ruolo. 

"Una premessa è doverosa: se negli anni ho acquisito una certa duttilità tattica, lo devo a colui che per me è stato un autentico maestro, Teore Grimaldi. Oggi posso agire da mezz'ala, esterno offensivo o terzino, ma è un lavoro che parte da lontano. Il 3-5-2 è un sistema che chiama in causa proprio gli esterni in fase offensiva. Almeno così lo interpreta il mister che infatti mi chiede di essere molto propositivo e di spingere tantissimo. Al di là del gol che ho segnato, anche il pari è arrivato da un mio cross quasi sul fondo. Io e Di Crosta abbiamo gamba e caratteristiche per supportare la manovra d'attacco, ma sottolineerei anche le prestazioni di Francesco Costanzo che in precedenza ha giocato con profitto in quella posizione. Al netto di questo, mi pare che tutti abbiano dimostrato di sapersi calare in questa disposizione tattica, che non a caso sta portando i suoi frutti".

Il rientro di Bosson al centro dell'attacco, per caratteristiche e peso specifico, vi ha fatto capire ancor di più quanto sia stato doloroso restare decimati a lungo nel reparto offensivo. 

"Sicuramente. Bosson ci ha dato una grossa mano ed è stato realmente decisivo col Quartograd. Parliamo di un elemento che potrebbe fare anche l'esterno o la mezz'ala. Un giocatore completo a cui vanno fatti i complimenti".           

Sezione: Interviste / Data: Lun 21 novembre 2022 alle 14:00
Autore: Stefano Sica
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