L'Avellino porta via dal Veneziani di Monopoli l'intera posta in palio, ma ad onor del vero, per i Lupi non è stata una vittoria netta e meritata. Un calcio di rigore (decretato dall'arbitro Centi per un fallo di mano di un difensore pugliese) trasformato mirabilmente da Patierno dopo appena un quarto d'ora di gioco, è bastato alla compagine avellinese per fare sua una gara giocata con approssimazione ed eccessivo timore, certamente non con il piglio della squadra di caratura superiore.
Il confronto, sulla carta, non lasciava molte chance ai padroni di casa, che, invece, hanno saaputo gettare sul terreno di gioco tanta grinta e temperamento, che hanno controbilanciato, in concreto, la superiore cifra tecnica dei Lupi. Il primo quarto d'ora ha visto una chiara supremazia dei ragazzi di Pazienza, che si è concretizzata con un clamoroso palo su tiro di Tito, che il portiere, con un intervento prodigioso, è riuscito a deviare sul palo. Pochi minuti dopo, arriva iil vantaggio dei Lupi, su calcio di rigore, concesso dal direttore di gara per un evidente fallo di mano del difensore Barlocco, che, nel cadere aa terra, tocca chiaramente il pallone con la mano destra. Il penalty, trasformato impeccabilmente dal centravanti avellinese, alla fine, varrà i tre punti ai Lupi.
Il Monopoli non ci sta e prende a presidiare con convinta costanza la trequarti degli Irpini, ma la difesa arcigna  della retroguardia avellinese, con Cionek e soprattutto il neo arrivato Frascatore (autore di una prestazione davvero esemplare!), tiene alla grande, proteggendo efficacemente i pali difesi da Ghidotti. Il primo tempo si chiude con i padroni di casa arrembanti nella metà campo degli ospiti, e con Sgarbi e compagni alla ricerca della transizione giusta, quella che sarebbe servita per chiudere il match.
Ad inizio ripreso il Monopoli si ripresenta con tre cambi che vanno ad aumentare sensibilmente il proprio potenziale offensivo. E gli effetti positivi si notano subito, specie per l'intraprendenza e la fantasia del centrocampista offensivo Borello, che sulla trequarti avellinese, mette lo scompiglio nella retroguardia avellinese, nella quale Rigione commette un paio di errori clamorosi che, solo la imprecisione degli avanti di casa, e la bravura del portiere irpino Ghidotti (autore di alcune parate salvarisultato!), impediscono al Monopoli di pervenire ad un pareggio, che avrebbe stato assolutamente meritato.
La cattiva gestione tattica di Pazienza, reo di non avere cercato di ridare slancio all'azione di transizione dei suoi, in uno con la palmare paura dei Lupi, rintanatisi eccessivamente a protezione di Ghidotti, hanno determinato l'arrembaggio finale dei Pugliesi. Il tecnico dell'Avellino ha tolto dl campo Varela, per mettere Palmiero, che è andato a fare il difensore aggiunto, costringendo la squadra ad arrancare ulteriormente dinanzi alle sgroppate dei padroni di casa. Che, per fortuna, dell'Avellino non hanno sortito gli effetti sperati dai biancoverdi locali.
Dopo cinque minuti di recupero il fischio finale, ha fatto tirare un grande sospiro di sollievo ai cinquecento tifosi avellinesi accorsi a Monopoli

Sezione: Editoriale / Data: Dom 04 febbraio 2024 alle 10:57
Autore: Rino Scioscia
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