L'Avellino formato-trasferta non perde un colpo: anche da Foggia i Lupi portano a casa tre punti. E sono otto in undici gare lontano dalle mura amiche. I ragazzi di Pazienza anche stasera in terra dauna hanno restituito la netta sensazione di una grande implacabilità al cospetto di avversarie che cercano di fare la partita. Le micidiali ripartenze di Sgarbi e compagni hanno fatto male per l'ennesima volta. E' vero che il pronostico era favorevole i Lupi, ma poi le partite vanno giocate sul campo, e quello dello Zaccheria non è mai stato prodigo di grossi successi per gli Irpini.
Anche stasera, in apertura di gara, sembrava che la tradizione non proprio felice stesse per giocare un brutto scherzo ai Lupi. Infatti, dopo soli quattro minuti il foggiano Millico, con un tiro dal vertice destro dell'area di rigore biancoverde, ha trovato un tiro imparabile per Ghidotti, ed ha portato inaspettatamente in vantaggio i Rossoneri.
Ma Tito e compagni, incassato il gol a freddo, hanno preso con la giusta lena la via della trequarti dei Dauni, e sono riusciti a trovare dopo soli nove minuti il pareggio, con un gran colpo di testa di Cionek, su angolo battuto da Tito.

Rimesse le cose a posto, i Lupi sono saliti in cattedra ed hanno cominciato a disporre dell'avversario secondo i propri desiderata tattici. La squadra di Coletti ha mostrato una chiara fragilità difensiva, accentuata anche dal gioco troppo offensivo dei Rossoneri, che spesso hanno lasciato l'uno contro uno a gente come Sgarbi, che negli spazi larghi diventa mortifero per gli avversari. E così, poco prima della mezz'ora di gioco, i Lupi, a conclusione dell'ennesima ripartenza, sono riusciti a completare la remuntada, grazie ad un bel gol di Gori, che ha scaraventato sotto la traversa la sfera, dopo aver ricevuto l'imbeccata da parte di De Cristofaro.
Il Foggia ha cercato di reagire con veemenza, ma la difesa biancoverde ha chiuso tutti i varchi davanti a Ghidotti e per i locali è stato pressochè impossibile penetrare.
La ripresa si è aperta con il Foggia che ha alzato ulteriormente il proprio baricentro, incurante di esporsi ai pericolosi contropiede dei Lupi. In uno di questi, prima dello scoccare della metà del secondo tempo, i Lupi sono andati in gol per la terza volta, con Sgarbi che ha affondato sulla sinistra del fronte offensivo avellinese, per poi mettere in mezzo per l'accorrente Ricciardi, che ha messo la sfera in fondo al sacco, chiudendo definitivamente il match.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 20 gennaio 2024 alle 23:26
Autore: Rino Scioscia
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