Tre vittorie consecutive proiettano il Portici verso una salvezza diretta insperata fino a poche settimane fa. Un obiettivo possibile specie alla luce dell'imminente riduzione del numero di retrocessioni dalla D all'Eccellenza. Il dominus di questa svolta è certamente il neo tecnico Carmelo Condemi, che con la Puteolana ha portato a casa tre punti pesanti non subendo finalmente reti. Una gara che, come racconta ai nostri microfoni Tony Arpino, gli azzurri hanno saputo condurre bene fino a chiuderla già ad inizio ripresa, gestendo con sagacia il ritorno granata dopo lo 0-1. "Loro in effetti, dopo il nostro gol, si sono disimpegnati bene, tenendo sempre in mano il pallino del gioco - le parole del centrale di Vico Equense -. Anche se va detto che non hanno creato chissà cosa. Noi non siamo stati bravi in qualche ripartenza che pure avremmo potuto sfruttare meglio. Con un pizzico di cattiveria in più, il secondo gol avremmo potuto farlo anche prima dell'intervallo. E per loro sarebbe stata una batosta". 

Batosta che però è arrivata ad inizio ripresa per la Puteolana. 

"Merito del nostro approccio importante, all'altezza di quello del primo. Col raddoppio la partita si è messa in discesa e anche noi ci siamo sciolti. Bisogna anche dire che la partita con la Puteolana pesava di più per la posta in palio. Anche per questo nel primo tempo si è avvertita un po' di tensione".

Nel vostro 4-3-3 era soprattutto Grieco a fare movimenti offensivi provando spesso gli inserimenti. 

"Verissimo, lui ha i tempi giusti di inserimento. Sa creare scompiglio nelle difese avversarie e inventarsi qualcosa di pericoloso come nell'azione del primo e del terzo rigore. E questo consente a Nappo e Nacci di fare da schermo".

Cosa ha cambiato il mister dal giorno del suo arrivo?

"Lui ha lavorato tanto mentalmente. Ci ha dato qualcosa in più proprio da un punto di vista motivazionale. Di sicuro ci sono anche i nostri errori, non lo nego. Fatto sta che, nonostante tutto, siamo sempre stati ragazzi disponibili al sacrificio e all'impegno. Ci siamo messi a disposizione, anche cambiando ruolo in caso di necessità. E poi siamo camaleontici anche nel modo di disporci in campo. Lui ha toccato i tasti giusti e noi ci siamo in un certo senso rimessi in moto. Ma la strada è ancora lunga, non possiamo assolutamente fermarci. Dobbiamo continuare così".

Come va l'intesa con Bisceglia?

"Qualche gol di troppo lo prendiamo ancora, ma devo dire che Mattia sta crescendo visibilmente e poi è un ottimo lavoratore nonché un ragazzo molto intelligente".       

Sezione: Interviste / Data: Mar 18 maggio 2021 alle 17:00
Autore: Stefano Sica
vedi letture
Print