Nonostante il pari interno con la Paganese, il Bari continua a mantenere la vetta del girone meridionale di serie C con un punto di vantaggio sullo coppia Taranto-Monopoli. Insomma, tutto lascia presagire che, con una classifica così corta, questa situazione di equilibrio generale sarà destinata a durare ancora a lungo. Col Direttore di www.tuttobari.com, Andrea Dipalo, abbiamo analizzato le prospettive della squadra di Michele Mignani con un incipit doveroso sulla sfida di ieri con gli azzurrostellati. "Il Bari è partito certamente bene, trovando il gol con Botta magari con un po' di fortuna ma amministrando la gara con intelligenza almeno fino a quegli episodi che, in chiusura di primo tempo, l'hanno condizionata - il suo esordio -. L'espulsione di Bianco e il rigore fallito da Antenucci hanno chiaramente influito sull'esito del match. Anche nel secondo tempo i biancorossi sono andati vicini al raddoppio fino a quando la Paganese non ha iniziato a prendere campo trovando un pareggio in quel momento meritato. Tuttavia, nell'economia dei 90 minuti, il Bari ha fatto di più anche in considerazione dell'inferiorità numerica". 

Come si può spiegare l'aver preso gol su una ripartenza nel momento in cui proprio l'inferiorità numerica avrebbe dovuto suggerire un equilibrio maggiore?

"Mister Mignani sicuramente si farà sentire con i suoi ragazzi: una squadra esperta come il Bari, chiamata a gestire un vantaggio con un uomo in meno, ha il dovere di mantenere determinati equilibri in campo. A maggior ragione se stai affrontando un avversario di qualità, reduce da due vittorie consecutive di grande importanza. Questa Paganese andava presa con le pinze, invece il Bari ha perso le distanze in un momento clou del match. Una squadra ambiziosa non se lo può permettere. Ma ripeto, sono stati bravi anche gli azzurrostellati ad approfittare di questi errori". 

Che giudizio dai degli episodi arbitrali contestati?

"Credo che l'espulsione di Bianco sia stata corretta. Sul rigore, peraltro netto, sarebbe stato ugualmente giusto espellere Murolo per come l'ho vista io. Qualche altra interpretazione arbitrale ha lasciato a desiderare ma di sicuro non ha condizionato il risultato".  

Ritieni che, in rapporto alle due stagioni precedenti, il Bari non sia più la squadra da battere e le pressioni si siano leggermente allentate?

"Francamente direi che le aspettative sono le stesse e restano grandi. Qui si gioca per vincere e chi viene lo sa. Quella di Bari è una piazza importante e le esigenze della tifoseria sono rimaste incalzanti. Non credo, come qualcuno dice, che il budget sia stato ridimensionato granché, basti vedere la rosa a disposizione di Mignani. Il Ds Polito è riuscito a costruire un gruppo importante grazie anche ad alcune cessioni last minute che hanno alleggerito il monte ingaggi consentendo di portare a Bari calciatori di primo livello. Anzi, io sostengo che questo Bari sia persino più forte di quello della passata stagione. Ragion per cui le pressioni semmai aumentano. Ed aggiungo che questo spogliatoio mi sembra in grado di sopportarle: se c'è l'esperienza, e mi pare indubbio, c'è anche in teoria la capacità di gestire determinate richieste. Sotto questo aspetto, Polito sta svolgendo un lavoro egregio di protezione e consolidamento di un gruppo che, anche grazie al proprio allenatore, riesce a far quadrato e a rimanere concentrato sulle faccende di campo".

In ultimo: come hai visto la Paganese e che campionato ritieni possa fare?

"Rispetto all'anno scorso, questa è un'altra squadra. Sia a livello di qualità individuale, sia a livello di sostanza caratteriale. Ho visto una squadra ordinata, capace di reggere al Bari per i primi 45 minuti e, infine, di punirlo al momento giusto. Questo certifica la forza di una Paganese che, a mio avviso, è chiamata a raggiungere i play-off perché ha le basi tecniche per farlo".

Chi ti è piaciuto di più tra gli azzurrostellati?

"Piovaccari e Firenze sono stati gli artefici del gol e hanno fatto la differenza. A me comunque piace molto Castaldo, un giocatore vecchia scuola capace di spostarti gli equilibri da un momento all'altro. Credo che i suoi movimenti abbiano messo in difficoltà Di Cesare e Terranova".       

Sezione: Interviste / Data: Lun 27 settembre 2021 alle 15:30
Autore: Stefano Sica
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