Si è chiuso da oltre due settimane il raduno dell'AIC Equipe Campania al "Vallefuoco" di Mugnano. Diversi gli elementi che hanno trovato squadra negli ultimi giorni, tra cui gli attaccanti Giovanni Palmieri e Pasquale Iadaresta, finiti rispettivamente al Costa d'Amalfi e alla Puteolana (l'ex Bari ha peraltro esordito regalando il pari ai granata nel recente match interno col Francavilla). Tra i calciatori in attesa di sistemazione c'è Francesco Savarise, difensore classe '94 che lo scorso anno ha chiuso la stagione vestendo la maglia del Foligno. Con l'ex enfant prodige della Primavera del Napoli abbiamo fatto il bilancio sull'ultimo raduno estivo dell'Equipe, di cui è un perno fisso già da diverse edizioni. "Sono stato molto bene all'Equipe, come del resto è sempre accaduto - esordisce -. Quest'anno ho iniziato con il gruppo di Angri per poi aggregarmi a quello di Mugnano. Ringrazio pubblicamente Antonio Trovato che ogni anno permette a noi in attesa di sistemazione di metterci nelle migliori condizioni possibili in vista di eventuali chiamate. Questo è dimostrato anche dal numero elevato di partecipanti. Insomma, è un progetto che cresce sempre di più e che è una garanzia in termini di professionalità e assistenza verso gli atleti". 

In effetti, la qualità della rosa mugnanese si è fatta particolarmente apprezzare con l'arrivo di diversi big tra cui Trotta, Sarno, Di Gennaro o Bittante. Segno di una crescita costante di questo progetto.

"Devo dire che in entrambi i roster, ad Angri e Mugnano, ho riscontrato tanta qualità sia per quanto riguarda la struttura delle rispettive rose sia nella preparazione dei due staff, basti pensare che tanti allenamenti congiunti con squadre di Lega Pro sono terminati con pareggi o sconfitte di misura. Partendo dal presupposto che non siamo una vera squadra, il bilancio di questi test può dirsi molto positivo. E' stato un percorso che ci ha consentito di confrontarci con tante squadre blasonate, anche di D. Ci siamo messi alla prova e abbiamo potuto far vedere le nostre qualità. Sull'aspetto organizzativo, poi, l'Equipe Campania è davvero all'avanguardia già da diversi anni".

Come è nelle tue caratteristiche tecniche, sei stato utilizzato in diversi ruoli. Ormai un must per te. 

"Quando abbiamo giocato a quattro in difesa, sono stato impiegato da terzino destro e sinistro, oltre che da centrale. Quando ci siamo schierati a tre, ho fatto sia il braccetto sia il quinto. Ormai questa versatilità me la porto dietro da tanti anni. Mi sono trovato sempre molto bene e, anche da un punto di vista delle prestazioni, posso dirmi soddisfatto". 

Sei adesso in attesa di una nuova avventura professionale: quali sono gli errori del passato che stavolta vorresti evitare ai fini di una scelta davvero produttiva?

"Prima di prendere una decisione così delicata, è logico che si valutino tanti aspetti. Da questo punto di vista sono sempre stato cauto e meticoloso. Ma è chiaro che solo chi non fa non sbaglia. E se si potessero conoscere preventivamente gli esiti di una scelta, non si fallirebbe mai. Sicuramente se tornassi indietro non rifarei tante cose e mi affiderei a persone protese più al mio bene che ai propri interessi. Dirlo dopo però è semplice e io non sono uno che si crea alibi, evidentemente certe situazioni dovevano andare in un certo modo. Fatto sta che anche stavolta mi sono preso del tempo prima di decidere dove andare. Infatti le richieste - molte anche recenti - non mi sono di certo mancate, sia in Serie D sia in Eccellenza. Tuttavia vorrei rimanere in D, malgrado, essendo arrivati ad ottobre,sia ora il momento di iniziare a valutare ogni proposta. Ad un certo punto, conta più il progetto della categoria. Vedremo cosa succederà". 

Sezione: Interviste / Data: Mer 12 ottobre 2022 alle 15:00
Autore: Stefano Sica
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