Un buon Avellino esce indenne dal Romeo Menti di Castellammare di Stabia, al cospetto dei terribili ragazzi di mister Novellino. I Lupi erano attesi al riscatto dopo il deludentissimo pari interno contro il "piccolo" Campobasso. E bisogna dire, in tutta onestà, che gli uomini di Braglia hanno fatto una partita dignitosa, a tratti anche autorevole, da compagine di rango, dando netta la sensazione, specie nel primo tempo, di poter andare in rete da un momento all'altro.

L'indisponibilità di Micovschi, che proprio nel riscaldamento ha accusato un risentimento muscolare, ha spinto Braglia, che aveva già nella mente di giocare con il 4-3-3, a gettare nella mischia, sin da subito, Antonio Di Gaudio, arrivato ad Avellino appena tre giorni orsono. Il fantasista di Palermo, che ovviamente non poteva essere perfettamente in palla, ha fatto vedere, in qualche giocata importante, che il suo spessore tecnico è qualcosa di molto prezioso per l'Avellino, e che quando le gambe cominceranno a girare a dovere, saranno dolori seri per le avversarie.

La gara è stata tecnicamente valida, e per niente avara di emozioni, con i Lupi che sono entrati in campo con il piglio giusto ed hanno preso a comandare il gioco sin dalle prime battute, mostrando di essere più squadra degli Stabiesi. La compagine biancoverde è stata per quasi tutto il primo tempo nella trequarti dei padroni di casa ed è riuscita a creare seri grattacapi alle Vespe, che anche grazie all'arbitro (che ha annullato due gol ai Lupi, con il secondo che è sembrato assolutamente regolare) non sono andate sotto.

Solo sul finire della prima frazione di gioco gli Stabiesi si sono presentati dalle parti di Forte, per bene due volte, grazie a due errori di leggerezza nel disimpegno da parte Dossena.

La ripresa non ha visto sostanzialmente cambiare il canovaccio tattico del match, anche se, come era prevedibile, la squadra di Novellino, smessi i timori reverenziale del primo tempo, si è fatta un pochino più intraprendente, dando un minimo di continuità alle proprie ripartenze. In un paio di occasioni gli Stabiesi si sono resi molto pericolosi, anche per qualche calo di attenzione da parte del pacchetto difensivo biancoverde.

Ma, a nostro avviso, l'azione più pericolosa è capitata sul piede destro di D'Angelo che sotto misura, non è riuscito, in spaccata, a mettere dentro la palla del vantaggio. Ad un quarto d'ora dal termine, il secondo giallo rimediato da Aloi, ha lasciato i Lupi in dieci, e da quel momento l'Avellino ha cominciato a pensare che il pareggio poteva anche essere utile.

Alla fine, il campo ha restituito un pareggio che può essere accettato da ambo le parti, anche se è stato davvero un peccato per i ragazzi di Braglia (che hanno mostrato chiari segni di progresso rispetto alla prima giornata) non essere riusciti a portare a casa tre punti già importanti per la classifica.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 04 settembre 2021 alle 23:35
Autore: Rino Scioscia
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