Finalmente il pavido Pazienza ha preso un pizzico di coraggio ed ha schierato, al cospetto di un Picerno apparso la brutta copia di quello ammirato nel match di andata, i due attaccanti, Patierno e Gori, insieme per tentare a tutti i costi una vittoria fondamentale ai fini del secondo posto in clssifica. La mossa si è rivelata azzeccata, sebbene i Lupi abbiano tardato oltre misura a carburare.

Infatti, dopo quasi un tempo sonnacchioso e privo di spunti emozionanti da ambo i lati, la partita prende decisamente la direzione auspicata dai tifosi biancoverdi: al 43' Patierno viene atterrato in area lucana e l'arbitro decreta senza indugi il calcio di rigore a favore dei Lupi. Il direttore di gara ammonisce il difensore Allegretto, che si prende il giallo ed il rosso in automatico, atteso che appena pochi minuti aveva subito la prima ammonizione. Il centravanti avellinese trasforma il penalty, e la partita si incanala sui binari della vittoria per i Lupi.
Forti del vantaggio e della superiorità numerica, i ragazzi di Pazienza (a proposito del quale c'è da dire che questa sera si è deciso a giocare finalmente con le due punte!) hanno fatto un'autentica passeggiata nella ripresa.
Il Picerno è apparso irriconoscibile, tanto è vero che il suo sistema difensivo ha imbarcato acqua da tutte le parti, consentendo agli Irpini di gonfiare la rete lucana altre tre volte nel giro del primo quarto d'ora della ripresa.
Al 54' Gori si conquista il secondo rigore della serata, trasformato ancora una volta da Patierno. Due minuti dopo, l'attaccante fiorentino, ottimamente imbeccato da collega pugliese ha scaricato un bolide di sinistro che ha preso il palo interno e si è insaccato alle spalle del pipelet del Picerno. Appena sette minuti dopo, il bomber Patierno serve il tris personale, dopo essere stato servito alla perfezione da una geniale verticalizzazione di D'Ausilio.
La squadra di Longo cerca di dare segni di vita e riesce a realizzare il gol della bandiera con Biasiol che mette dentro riprendendo una respinta di Ghidotti.
Ma l'Avellino questa sera ha deciso di imitare il fuoriclasse del tennis mondiale, l'altoatesino Jannik Sinner, e cosi ha chiuso il set, con le reti di Frascatore (78') e Dall'Oglio a quattro minuti dal triplice fischio finale.
Il pingue successo, certamente inconsueto, ha ridato voce ed entusiasmo ad una tifoseria, quella biancoverde, troppo spesso tradita da una squadra (quella guidata dal pavido Pazienza), che ha restituito soverchie amarezze.
 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 31 marzo 2024 alle 00:12
Autore: Rino Scioscia
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