Dopo sette giornate di campionato i Lupi tornano a vincere. E' la prima vittoria dopo un avvio di stagione davvero disastroso, che è anche costato l'esonero di Pazienza.A prendere il posto del tecnico pugliese è stato l'ex bomber biancoverde, Raffaele Biancolino, arrivato in "prestito" dalla compagine Primavera. Dopo aver diretto martedi scorso il primo match al Liguori di Torre del Greco, che si era chiuso con un nulla di fatto, l'indimenticato "Pitone" ha fatto il suo esordio casalingo alla guida dei Lupi. 
La squadra irpina ha disputato il primo tempo con il piglio della grande squadra, ed ha dato netta la sensazione di essersi finalmente scrollate di dosso tutte le ansie ed i timori che si portava dietro da una gestione, quella di Pazienza, a dir poco fallimentare. I ragazzi in maglia biancoverde sono scesi in campo mostrando grinta e voglia inusitata, mettendo subito in chiaro che avrebbe fatto sua questa sfida contro il Foggia del neo tecnico Eziolino Capuano.
E sin dalle prime battute di gioco si è capito che quest'Avellino targato Biancolino era determinato ad uscire vittorioso dal Partenio-Lombardi. Il Pitone ha proposto una sorta di 4-2-2-2, con una terza linea a quattro, una mediana a due, ed una seconda e prima linea, composta da due mezze ali molto offensive (D'Ausilio e Sounas) alle spalle di Gori e del redivivo Patierno. Un atteggiamento decisamente a trazione anteriore.
Il Foggia ha cercato di contenere la veemente e tambureggiante offensiva biancoverde, ma il sistema difensivo dauno poco ha potuto contro la ferma volontà dei Lupi.
Così, poco prima dello scoccare della mezzora di gioco, l'Avellino ha sbloccato il risultato con ottimo colpo di testa di Patierno, che ha girato in rete un invitante cross di Palmiero, che questa sera ha disputato una partita semplicemente sontuosa. Il Foggia è apparso frastornato per il gol subito, e la compagine irpina ha trovato il bis, dopo pochi minuti, sempre grazie al ritrovato bomber ex Virtus Francavilla, che ha raddoppiato sempre di testa, approfittando di una palla sfuggita dalle mani del portiere pugliese. Il micidiale uno-due ha letteralmente messo al tappeto i ragazzi di Capuano, che sono riusciti ad andare all'intervallo sotto di soli due gol. Per l'Avellino una prima metà di gara come non si vedeva da anni.
La mano di Biancolino si è vista, non solo e non tanto sul piano tattico (ancorchè la nuova proposta offensiva, con tante verticalizzazioni, ha da subito dato i suoi frutti), ma soprattutto nella mentalità e nella personalità. Eppure il Pitone non è certamente ricorso a chissà quali stratagemmi tecnico-tattici. Anzi si è limitato a mettere gli undici in campo secondo "l'abbecedario" del calcio, con il buon senso e con i calciatori utilizzati nel loro ruolo di origine, senza nessuno strano stravolgimento. In pratica, la semplicità come mezzo ma anche come fine!
Da rimarcare, tuttavia, che nella ripresa, la squadra biancoverde, oltre ai due rassicuranti gol di vantaggio, ha potuto approfittare anche dell'ingenua espulsione di Danzi (per doppia ammonizione) che ha lasciato il Foggia in dieci uomini. Capuano poco ha potuto fare, con due gol da rimontare in inferiorità numerica. 
Eppure il calcio rimane pur sempre uno sport imprevedibile. E sì, perchè pur senza fare molto per impensierire la squadra di casa, i Pugliesi hanno trovato il gol al novantesimo, approfittando di una leggerezza dei Biancoverdi. La rete subita ha reso emozionanti i cinque minuti di recupero, ma l'Avellino è riuscita comunque a portare a casa la sua prima vittoria del campionato.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 30 settembre 2024 alle 00:50
Autore: Rino Scioscia
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