La festa del Sorrento non è finita col blitz di Angri che ha regalato in volata il ritorno in C dei rossoneri dopo nove anni. Saranno almeno in 50 i tifosi costieri presenti oggi al "Massimino" per il primo turno della poule scudetto contro il Catania. Partenza nella notte con imbarco e arrivo a Messina nella tarda mattinata quindi, a breve, l'incontro tra il gruppo leader della Curva Nord "Vecchie Maniere" con gli ultras del Giarre, legati a quelli rossoneri da un antico gemellaggio. Pronti per i tifosi gialloblù vassoi di dolci e limoncello rigorosamente sorrentino per suggellare questa storica amicizia. Poi tutti insieme allo stadio dove il Sorrento affronterà i rossoazzurri dell'ex Giovanni Ferraro, costiero doc e tra gli artefici della cavalcata vincente dei rossoneri di Renato Cioffi verso la C2 nel 2006. 

Al di là di questa gustosa post season, resta sul terreno il problema Stadio Italia, che non sarà usufruibile per il prossimo campionato tra i professionisti. C'è stato già un sondaggio per l'utilizzo del Partenio-Lombardi di Avellino, soluzione che al momento sembra la più fattibile anche per la disponibilità del patron biancoverde Angelo D'Agostino e del sindaco Gianluca Festa. Accantonata l'ipotesi Ciro Vigorito di Benevento, due piste ulteriori portano nella direzione del Piccolo di Cercola, struttura per la quale dovrà tuttavia essere valutata la regolarità di alcuni parametri, e del Guariglia di Agropoli. Ma allo stato attuale quella irpina sembra la location che dovrebbe ospitare le gare dei rossoneri in C. In attesa ovviamente di novità sul destino dello stadio Italia, del cui futuro si è discusso in un recente vertice tra il club costiero (rappresentato dal presidente Giuseppe Cappiello, il vice Michele Mauro e i dirigenti Franco Ronzi, in quota MSC, Paolo Durante e Salvatore Di Leva) e il sindaco di Sorrento Massimo Coppola, accompagnato dal vice con delega allo Sport, Gianluigi Di Martino. Se son rose, fioriranno. (FOTO DI CARMINE GALANO)

Sezione: Serie D / Data: Dom 14 maggio 2023 alle 12:30
Autore: Stefano Sica
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