Una Scafatese per cuori forti conquista tre punti pesantissimi in trasferta, superando 1-2 un Flaminia Civitacastellana mai domo e sempre in partita. Al “Turiddo Madami”, i gialloblù di mister Esposito mostrano carattere, compattezza e capacità di soffrire, stringendo i denti fino al fischio finale per difendere un successo dal valore enorme.

Senza l’infortunato Dambros, il tecnico canarino ridisegna la sua squadra passando nuovamente alla difesa a tre e affidandosi al rientrante Suhs sulla corsia mancina. Una mossa subito vincente: l’italo-argentino, infatti, impiega appena due minuti per timbrare il tabellino e bagnare il suo ritorno nel migliore dei modi.

Primo tempo di grande intensità

La gara si accende subito. Al 2’, su corner a uscire di Volpicelli, Suhs svetta più in alto di tutti e con un’incornata precisa batte Torrielli per lo 0-1. Il Flaminia reagisce prontamente: al 4’ Falilò imbuca per Massari, ma Leonardo si oppone con un gran riflesso.

La Scafatese gioca con fiducia e al 28’ trova il raddoppio: Volpicelli inventa ancora, Faiello si infila tra le linee e con freddezza firma lo 0-2. Sembra la fuga giusta, ma i padroni di casa non si arrendono e al 46’ accorciano con Sirbu, bravo a schiacciare di testa su cross di Tascini. Si va al riposo sull’1-2, con il match ancora apertissimo.

Ripresa di sacrificio e maturità

Nel secondo tempo la Scafatese deve stringere i denti. Maggio e Volpicelli creano subito qualche grattacapo alla retroguardia laziale, ma è il Flaminia a farsi pericoloso al 69’: D’Angelo serve Malaccari che calcia a colpo sicuro, trovando però il compagno Tascini sulla traiettoria e graziando Leonardo.

Nel finale non mancano i brividi: al 73’ Maggio colpisce il palo (azione poi fermata per offside), e pochi minuti dopo anche i padroni di casa trovano il legno, ma a gioco fermo. Esposito cambia gli uomini ma non l’atteggiamento: compattezza, raddoppi e ordine difensivo sono le chiavi per resistere all’assalto finale del Flaminia.

Nel recupero, Leonardo domina l’area di rigore e blocca l’ultima rimessa lunga di Sirbu, sancendo il successo dei gialloblù.

Tre punti che pesano

Una vittoria di forza e personalità per la Scafatese, che conferma di avere anima e spirito di sacrificio. Sul campo in erba naturale del “Turiddo Madami”, i canarini hanno saputo colpire nei momenti giusti e poi difendersi con ordine e compattezza, dimostrando maturità e mentalità da grande squadra.

Tre punti d’oro, conquistati contro un avversario coriaceo e su un campo difficile, che valgono come l’ennesimo esame superato per la formazione di mister Esposito.

Sezione: Serie D / Data: Dom 26 ottobre 2025 alle 17:41 / Fonte: Sportcampania
Autore: Adelmo Pagliuca
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