Sette giorni di fuoco, con i fucili della Premier puntati addosso e il timore, per nulla ingiustificato, di dover fare i conti con offerte fuori mercato e, di conseguenza, quasi irrinunciabili. Dopo Leao, finito nel mirino del Chelsea che sarebbe pronto a mettere sul tavolo del Milan la bellezza di 120 milioni, è la volta di Victor Osimhen, entrato prepotentemente nei radar del Manchester United con la benedizione di Jorge Mendes e la "maledizione" scontata di tutta Napoli. Il centro gravitazionale di questa suggestiva operazione di mercato è sempre Cristiano Ronaldo, ieri spettatore di un sorteggio Champions che, per la prima volta dopo secoli, non lo ha visto tra i possibili partecipanti. 

La sola idea di sedersi in panchina mentre gli altri, il rivale Messi su tutti, si giocano la coppa dalle grandi orecchie toglie il sonno a Cristiano che, non è un segreto, ha dato mandato al suo potentissimo agente, ovviamente Jorge Mendes, di trovargli una squadra che giochi nell'Europa che conta. Fatto sta che nell'ultimo mese e mezzo CR7 è stato proposto più o meno urbi et orbi, dalla Spagna alla Germania passando anche per l'Italia dove, pare, tutte avrebbero risposto "no grazie" con la consapevolezza di non potersi sobbarcare il sontuoso stipendio del portoghese. 

Tra le porte cui ha bussato Mendes c'è sicuramente anche quella del Napoli - il nostro Claudio Raimondi ne ha parlato settimane fa, ndr - senza però riuscire a trovare anche un piccolo spiraglio dal quale intravedere una possibile trattativa. Fatto sta che allo spiraglio ci avrebbe appunto pensato proprio lui, provando a convincere lo United a presentare un'offerta da un centinaio di milioni per Victor Osimhen, aggiungendo al pacchetto Cristiano Ronaldo (più che separato in casa) e sobbarcandosi anche la metà dell'attuale ingaggio del portoghese. Insomma: soldi, tanti, un giocatore importante (Ronaldo) e uno stipendio non esattamente sostenibile, ma almeno valutabile. 

Quindi? Quindi al momento De Laurentiis non ha la minima intenzione di sedersi al tavolo per parlarne, ma vero è che dalla Premier ci si può aspettare di tutto, perfino che l'offerta lieviti ancora e che il numero uno del Napoli sia costretto, diciamo così, a scendere a patti. Anche perché, tutto sommato, il patto di cui sopra sarebbe Cristiano Ronaldo, mica l'ultimo giocatore del pianeta. Il tutto, però, a una settimana dal gong del mercato e con qualche perplessità, non ingiustificata, sull'impatto che CR7 potrebbe avere all'interno di una squadra dove in realtà non ci sono primedonne, tra l'altro molto poco gradite a Spalletti. 

Di certo però la questione non finisce qui - lo stesso si può dire di Leao, sia chiaro - e l'ultima settimana di mercato promette fuochi d'artificio. Se poi saranno solo fuochi di paglia lo scopriremo presto. 

Sezione: Editoriale / Data: Ven 26 agosto 2022 alle 11:00
Autore: Antonio Vistocco
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