C'è voluto un calcio di rigore (decretato dall'arbitro per un fallo netto su Sgarbi) all' 83esimo per avere ragione del Crotone, che era sceso al Partenio-Lombardi senza avere più nulla da dire a questo campionato. Il penalty trasformato magistralmente da Patierno (alla ventesima realizzazione, che gli è valsa il titolo di capocannoniere del girone, a pari merito con l'ex Murano) ha consentito ai Lupi di ottenere tre punti determinanti per blindare il secondo posto finale nella regular season, che offre tanti vantaggi regolamentari per i play off. 
Ad onor del vero, però, a proposito della classifica decretata dal campo, il Taranto di Eziolino Capuano, senza la penalizzazione dei quattro punti, inflitta agli Jonici dalla Giustizia sportiva per inadempienze economiche, sarebbe al secondo posto, avendo messo insieme gli stessi punti dei Lupi (69), ma con una classifica avulsa migliore.
Non è stata una prestazione brillante quella dei ragazzi di Pazienza, che, pur al cospetto di avversari certamente non motivati da piazzamenti da agguantare per la griglia dei play off, hanno avuto soverchie difficoltà a superare l'attenta retroguardia pitagorica.
Confermata per nove undicesimi la formazione uscita sconfitta dallo Jacovone di Taranto, con Gori ancora una volta preferito a Sgarbi nel tandem d'attacco con l'inamovibile Patierno, mister Pazienza, pur avendo la necessità di dover segnare e quindi vincere ad ogni costo, non ha inteso potenziare ulteriormente  il reparto offensivo dei Lupi. Ne è scaturita una gara sostanzialmente priva di emozioni forti, con il portiere calabrese per lo più inoperoso, anche per via di una manovra biancoverde farraginosa e priva di idee veramente efficaci.
La gara dei Lupi ha avuto una svolta decisa soltanto nei venti minuti finali, coincidenti con l'ingresso in campo di Tito e Russo in luogo di Liotti e D'Ausilio, anche perchè il primo cambio di Pazienza, effettuato al 57' (Sgarbi per Gori) non aveva sortito alcun beneficio in termini di capacità penetrativa.

Nell'ultimo quarto di partita, i Biancoverdi, che sono passati al 3-4-1-2, con Sgarbi a supporto della coppia Russo-Patierno, hanno cinto d'assedio la fortezza calabrese, causando non pochi grattacapi ai Pitagorici. Ed il tambureggiante forcing finale ha premiato i Lupi con l'azione da rigore ad appena sette minuti dal novantesimo.

Al triplice fischio tripudio sugli spalti per questo traguardo raggiunto dai Lupi, anche se ci pare che siano ampiamente giustificate le ragioni di coloro che ritengono questo piazzamento finale (che ripetiamo sul campo sarebbe stato terzo posto) non all'altezza dei sacrifici economici affrontati dalla famiglia D'Agostino, che avrebbero meritato certamente un esito finale più felice.

Ma ora sotto con i play off, che avranno inizio per l'Avellino dal 18 maggio, quando entreranno in scena le seconde classificate dei tre gironi, e la post season sarà giunta alla fase dei quarti di finale.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 28 aprile 2024 alle 00:33
Autore: Rino Scioscia
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