Alla quinta giornata è arrivata finalmente la vittoria per i Lupi di mister Braglia. Anche quest'oggi i ragazzi in maglia biancoverde hanno patito più del dovuto al cospetto di un avversario sostanzialmente modesto, almeno non al livello dell'Avellino.

Ma i tre punti odierni erano troppo importanti perchè possano passare in secondo ordine rispetto ad una prestazione che ha lasciato ancora a desiderare, costellata da alcune luci ma ancora parecchie ombre.

Improvvisamente orfano di tutti i suoi esterni (oltre all'infortunato "storico" Micovschi, sono rimasti in tribuna anche Di Gaudio e Kanoute, per guai fisici), mister Braglia si è affidato al collaudato 3-5-2, con Gagliano e Maniero in avanti.

Sneza fare vedere cose trascendentali, l'Avellino ha tenuto sempre il pallino del gioco in mano, anche perchè il Potenza ha messo prudentemente tutti i suoi uomini dietro alla linea della palla. La forza di inerzia a centrocampo sopperiva in qualche maniera alla carenza di idee della mediana biancoverde.

E cosi', la partita si giocava essenzialmente sulla trequarti campo lucana, con i Lupi che riuscivano comunque a produrre quattro limpide azioni da gol nella prima frazione di gioco: due volte D'Angelo a tu per tu con Marcone, non riusciva a trafiggerlo, e due colpi di testa di Dossena e Maniero che erano preda del pipelet potentino.

Quando ormai si accingevano a chiudere per l'ennesima volta in parità il primo tempo, ecco che al 41' è arrivato il gol di Carriero, che, approfittando di un'indecisione nel disimpegno nella propria metà campo di un difensore rossoblu, recuperava palla, s'involava verso la porta avversaria e dai venti metri effettuava un tiro che veniva deviato imparabilmente in porta da un difensore lucano.

Il vantaggio, ancorchè arrivato in maniera rocambolesca, e comunque per un gentile cadeau avversario, aveva l'effetto di galvanizzare un undici irpino che comunque, come detto, avrebbe già meritato di pervenire al gol.

Ad inizio ripresa, i Lupi si sono fatti cogliere un po' impreparati in un paio di occasioni ma Forte ha fatto buona guardia ed ha sventato la minaccia. Superato questo momento di impaccio difensivo, i Lupi hanno ripreso il controllo totale della gara, ma, anzichè cercare di affondare i colpi alla ricerca del gol che mettesse in ghiaccio il risultato, hanno "tergiversato" soverchiamente nella zona centrale del campo, preoccupandosi di gestire, tralasciando qualche tentativo per colpire una difesa del Potenza, apparsa alquanto debole.

Ma, come si sa, il calcio è insidioso e se non riesci a raddoppiare, puoi sempre andare incontro ad un episodio sfortunato che ti impedisce di portare a casa il risultato pieno. Così, i Lupi non hanno saputo affondare i colpi e sono rimasti per tutto il tempo residuo in balìa degli avversari, che, pur assai inconsistenti, hanno cominiato a spingere con maggiore frequenza ed insistenza.

In un contropiede clamoroso, con Messina che ha servito Mignanelli tutto solo nella metà campo potentina, l'Avellino ha avuto una ghiottissima occasione per chiudere il match, ma l'ex Ascoli giunto a quattro metri da Marcone si è fatto ipnotizzare dal pipelet ospite che è riuscito a respingere il tiro a botta sicura.

In pieno recupero beffa evitata: il Potenza ha avuto con l'ex Ricci l'occasionissima per pareggiare clamorosamente ma Forte è si è superato ed è riuscito, allungandosi sulla sua sinistra, a deviare in calcio d'angolo il velenoso rasoterra.

Il triplice fischio ha sancito la prima vittoria in assoluto per i Lupi: tre punti che fanno davvero tanto morale.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 26 settembre 2021 alle 18:18
Autore: Rino Scioscia
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