I Lupi illudono i tifosi biancoverdi con un gol di Marconi dopo soli 12' di gioco, ma poi reggono solo mezzora al cospetto della corazzata Catanzaro, primatista incontrastata del girone C. La squadra di Rastelli era scesa in campo al Ceravolo con tutte le intenzioni di fare quanto meno bella figura, considerato che gli avversari, specie in casa avevano finora vinto tutte le gare.

Dopo un'iniziale supremazia dei Giallorossi calabresi, alla prima occasione offensiva i Lupi erano andati in gol, grazie ad un gol dell'ex centravanti del Sudtirol, che aveva approfittato di una deviazione al centro dell'area di un difensore catanzarese su tiro da fuori di Tito. L'improvviso vantaggio aveva galvanizzato i ragazzi di Rastelli che, successivamente, erano riusciti a procurarsi un'altra palla gol con Ricciardi, che non aveva potuto concludere a rete perchè spinto in maniera vistosa da un difensore giallorosso, ma l'arbitro non se l'era sentita di concedere il penalty.

Il Catanzaro alla mezzora agguantava il pareggio, proprio in seguito ad un calcio di rigore che era stato provocato da Ricciardi che ingenuamente aveva atterrato Vandeputte. Dal dischetto calciava Biasci ma Pane riusciva a respingere il tiro, sulla palla si avventava nuovamente l'attaccante catanzarese che metteva dentro a porta vuota. Raggiunto il pareggio, il Catanzaro tornava a dettare legge, anche se nuovamente Ricciardi, due minuti dopo, tirava centralmente su Fulignati che sventava la minaccia biancoverde. Il primo tempo si chiudeva con il parziale di una rete per parte.

Nella ripresa il Catanzaro pigiava con decisione sull'acceleratore e le velleità dell'Avellino andavano a farsi benedire al 69', allorquando Iemmello servito dalla trequarti, si ritrovava tutto solo davanti a Pane e non aveva difficolà a trafiggere il bravo pipelet biancoverde, che era poco prima era riuscito a compiere un miracolo proprio sull'incontenibile centravanti giallorosso.

La partita dei Lupi si chiudeva definitivamente con l'espulsione di Auriletto, per fallo da ultimo uomo, al 72'. Ridotto in dieci l'Avellino era sempre più in balìa del tambureggiante assedio giallorosso, anche se il terzo e quarto gol calabrese giungevano solo negli ultimi minuti di gara.

In definitiva, non era certamente questa la partita che poteva costituire un'opportunità di rilancio in classifica da parte dei Lupi, ma anche in Calabria, la compagine di Rastelli ha confermato le sue grosse lacune, specie nel reparto arretrato, che anche quest'oggi è stato oltremodo mortificato per le colpevoli disattenzioni nella propria area di rigore, che hanno determinato, ahinoi, la quarta sconfitta consecutiva dell'Avellino.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 04 marzo 2023 alle 20:19
Autore: Rino Scioscia
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