E finalmente, dopo quattro lunghi mesi, i Lupi sono riusciti a sfatare il tabù Partenio-Lombardi. Il tanto atteso successo è arrivato nel posticipo del lunedi sera contro la Casertana di Cangelosi. E' stata una partita assai combattuta, e sempre sul fil dell'equilibrio, fino al triplice fischio finale. Merito soprattutto di una compagine, quella dei Falchetti rossoblu, che ama giocare al calcio, e che non ha alcun timore ad affrontare a viso aperto anche le più forti. La compagine di Terra di Lavoro ha reso la vita assai difficile ad un Avellino finalmente voglioso e carico al punto giusto, che sin da subito ha cercato con tutte le proprie forze una vittoria, non solo scacciacrisi, ma assolutamente indispensabile per continuare ad alimentare la fiammella della promozione dirett, soprattutto alla luce della caduta della Juve Stabia a Catania.
Il piglio deciso con il quale sono scesi in campo i Lupi, ha pagato immediatamente: appena due giri di lancette dei minuti, e Patierno ha sbloccato la partita con un colpo di testa da distanza ravvicinata, raccogliendo un cross dalla destra del solito Sgarbi.
La Casertana però si è subito rialzata ed ha preso a fare il proprio gioco, brioso e propositivo, occupando in maniera mirabile e produttiva tutte le zone del campo, catturando una quantità industriale di seconde palle. Ma i Lupi sono stati cinici e scaltri, attendendo sornioni, per cercare di colpire con una nuova zampata.
E così, intorno al quarto d'ora ecco il raddoppio, grazie a D'Ausilio che ha messo dentro di piatto da tre metri, catturando un rasoterra da fondo campo dell'assist-man per eccellenza, Lorenzo Sgarbi, ottimamente imbeccato con un lancio in verticale dall'immenso Armellino.
Il due a zero, dopo appena un sesto di gara, sembrava già aver messo in ghiaccio i tre punti per i Lupi. Invece, no: gli uomini di Cancelosi, al 20' hanno accorciato le distanze, grazie ad un calcio di rigore assegnato dall'arbitro per un fallo di mano in area di Frascatore, abilmente trasformato da Curcio.
La rete dei Falchetti ha acceso in maniera esponenziale la vis pugnandi di entrambe le contendenti, e le azioni pericolose, dall'una e dall'altra parte non sono mancate. Gran lavoro soprattutto da parte di Ghidotti che si è messo in mostra con una paio di parate davvero spettacolari, che hanno impedito agli avanti di Cangelosi di pervenire al pareggio.
Nella ripresa, il canovaccio tattico della gara non è mutato: Casertana a cercare di fare la partita e Avellino fermamente intenzionato a fruttare i contropiede. I cambi effettuati dai due tecnici (con Pazienza che si è cautelato con gli ingressi di Ricciardi e Cionek, in luogo di Liotti e D'Ausilio) non hanno scombussolato più di tanto il quadro complessivo, anche perchè, nel frattempo, il campo allenato per la pioggia ha accelerato il sopraggiungere della stanchezza soprattutto tra le fila dei Falchetti, e la partita è scivolata via senza ulteriori grossi pericoli per Ghidotti.
Il triplice fischio, dopo sei lunghi minuti di recupero, ha dato il via ad una sorta di "liberazione" per i tifosi biancoverdi, che sono finalmente tornati a gioire sul proprio campo.

Ma da ora in poi la parola d'ordine dovrà essere una ed una soltanto: continuità! Perchè solo con una lunga striscia di vittorie  ragazzi di Pazienza potranno sperare ancora in un clamoroso aggancio alla vetta del girone.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 20 febbraio 2024 alle 00:29
Autore: Rino Scioscia
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