Sono bastati appena tre minuti al Frosinone (giusto il tempo di sbloccare la partita, grazie al gol di Koutsoupias) per far capire all'Avellino di Biancolino che in serie B non si può scherzare, e tanto meno improvvisare. Un impatto con la Cadetteria per Sounas e compagni davvero scioccante.

I Lupi erano scesi in campo allo Stirpe con una formazione rimaneggiata, per via di alcune defezioni importanti (Palmiero, Cagnano, Patierno, Favilli e Tutino). Ma l'approccio al match, le carenze fisico-atletiche (figlie di una preparazione evidentemente non ottimale) e soprattutto l'inesperienza  tecnico-tattica di Biancolino, all'esordio assoluto nel secondo campionato italiano, hanno dato la stura ad una prestazione da parte dei Biancoverdi complessivamente negativa, ed assai deludente per i circa duemila tifosi avellinesi accorsi in Ciociaria.

Francamente, ci saremmo aspettati ben altro impatto da parte degli Irpini al cospetto di una categoria nuova ed impegnativa come la serie B. Molte, forse troppe cose non hanno funzionato in casa avellinese. Al di là delle già accennate assenze importanti, le scelte rivelatesi infelici da parte di Biancolino, che ha preferito spostare Enrici terzino sinistro, con l'inesperto Manzi centrale accanto a Simic (l'unico davvero all'altezza del compito). Se a questo aggiungiamo un Cancellotti che ha restituito una prestazione davvero imbarazzante, ci rendiamo conto che il pacchetto difensivo irpino ha risposto in maniera inadeguata alle insidie tecniche che, sin dal primo minuto di gioco, hanno portato i ben più pronti e reattivi calciatori frusinati.

Per quanto riguarda il reparto nevralgico, il Pitone ha voluto testardamente insistere con Palumbo mediano davanti alla difesa, e con la coppia di mezzeali Sounas-Besaggio. Il Greco, all'esordio con la fascia di capitano, ha giochicchiato in maniera insufficiente in mezzo al campo, senza fornire alcun apporto alla manovra offensiva biancoverde. Al contrario di Besaggio, che, in un centrocampo messo assai male, ha dovuto cantare e portare la croce, mostrando, in ogni caso, di avere ottimi numeri per questa categoria.

Il fronte offensivo dei Lupi è apparso assai evanescente con un Lescano fuori dai giochi (pochissime palle giocabili) e soprattutto un Insigne, praticamente nullo, ed in notevole ritardo di preparazione. Il solo Russo ha cercato di darsi da fare, là davanti, ma con scarso profitto anche perchè la Cadetteria impone ben altri requisiti, oltre alla generosità e allo spirito di sacrificio, che caratterizzano l'attaccante casertano.

Il Frosinone è stato assoluto padrone del campo, e alla mezzora di gioco ha praticamente mandato in archivio il match, grazie ad un eurogol realizzato dall'ex Marchizza, con un gran tiro dalla sinistra, sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Forte del doppio vantaggio, la compagine Ciociara ha sapientemente amministrato il confronto, favorito dall'incosistenza complessiva degli Irpini.

Nel secondo tempo c'è stato il sussulto determinato dall'espulsione del difensore frusinate Calvani, per fallo da ultimo uomo, che, grazie all'improvvisa superiorità numerica per gli Irpini, avrebbe potuto "riequilibrare" il confronto. Ma la squadra di Biancolino ha incredibilmente "declinato l'invito" propostogli dalla sorte, con un finale di gara appena generoso, ma assai confusionario ed inconcludente, anche per via di una gestione dei cambi da parte del Pitone assolutamente inefficace.

Insomma, un esordio di campionato davvero amaro e pregno di disillusioni per i tifosi biancoverdi, che avevano sognato ben altro impatto con la Cadetteria. Ma se è vero che non tutti i mali vengono per nuocere, la società biancoverde deve fare assolutamente tesoro di questa brutta batosta subita dalla squadra e tornare immediatamente sul mercato (atteso che c'è ancora una settimana di tempo) per cercare di sanare alcune carenze strutturali palesate questa sera. Altrimenti il rischio di andare incontro ad una stagione amara sarebbe davvero fondato.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 25 agosto 2025 alle 11:01
Autore: Rino Scioscia
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