Il 29 maggio di 38 anni fa, era il 1982, veniva uccisa in un agguato, a soli 11 anni, Simonetta Lamberti figlia dell’allora procuratore del Tribunale di Sala Consilina, Alfonso Lamberti, morto l’11 settembre 2015, impegnato tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80 in diversi processi nei confronti di esponenti della N.C.O. diventando così bersaglio della criminalità organizzata campana.

Simonetta Lamberti, dopo un sabato trascorso in spiaggia nella vicina Vietri sul Mare insieme a papà Alfonso, sulla via del ritorno all’altezza del trincerone ferroviario, a poche centinaia di metri dall’inizio della città di Cava, nei pressi dell’ospedale cittadino, l’auto del magistrato fu affiancata da un’altra auto (si dice una 127 bianca) dalla quale furono esplosi alcuni colpi di arma da fuoco, che colpirono il magistrato in modo non grave, mentre la piccola Simonetta fu centrata alla testa e morì subito sotto gli occhi del padre, nemmeno il tempo di dire 2 volte papà.

Da dopo l’omicidio di Simonetta, la vita del procuratore Alfonso Lamberti ebbe uno travolgimento totale.

Il dolore immenso, la profonda rabbia per la perdita della figlia, lo portarono dal quel momento ad impegnarsi solo ed esclusivamente a capire chi fossero gli assassini e i mandanti dell’uccisione della figlia, indagando negli ambienti della criminalità, nonchè a incontri con esponenti della camorra che gli costarono l’accusa di collusione, subendo più di una volta l’arresto e la carcerazione.

A Simonetta Lamberti sono state dedicate varie intitolazioni.

Fin da subito la sua morte fu eretto in suo onore un cippo marmoreo spezzato nel parco cittadino di Cava de’ Tirreni, grazie a una spontanea sottoscrizione degli abitanti, una targa ricordo nella biblioteca della scuola a due anni dall’uccisione, inaugurata il 29 maggio 1984 dall’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini, mentre l’anno prima, il 2 aprile 1983, le venne intitolato lo stadio comunale di Cava.

Sempre dedicato a Simonetta, ricordiamo la biblioteca del “Museo del mare” di Napoli-Bagnoli e una piazza nel comune di Cautano in provincia di Avellino.

Inoltre viene ricordata ogni anno il 21 marzo da “Libera” di don Ciotti nella giornata della memoria delle vittime di mafia.

Sezione: Storie / Data: Ven 29 maggio 2020 alle 17:10
Autore: Arturo Scarpaleggia
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