Aggressione Caserta, il racconto di Citarelli a CS: "Raid vergognoso, ma nessun ferito grave"

Vile aggressione ai danni dei giornalisti presenti, a colpi di sedie e schiume di estintori, e conferenza stampa rinviata a data da destinarsi. E' il bilancio del pomeriggio choc vissuto nella sala stampa Mario Iannotta dello stadio Pinto di Caserta, poco prima dell'incontro col neo Dg Vincenzo Todaro. Solo piccole contusioni per i colleghi colpiti, tanta paura ma nessun ferito grave. A ricostruire i fatti, per Campania Soccer, è stato Antonio Citarelli, giornalista di www.onlinemagazine.it da anni al seguito della Casertana, e presente al momento del raid. "Come noto, stavamo attendendo l'inizio della conferenza stampa del nuovo Dg Vincenzo Todaro - esordisce -. A un certo punto abbiamo sentito un rumore forte, come se stesse sbattendo qualcosa. Poi sono entrate improvvisamente quattro persone, vestite con una tuta bianca ed armate di estintori presi nei corridoi, le quali hanno cominciato a spararci addosso il materiale degli estintori stessi. Quindi li hanno posati e hanno preso due sedie lanciandocele contro e colpendo ad una gamba la moglie del presidente D'Agostino, che poi ci ha poi rassicurati di stare bene. Altri due colleghi sono stati presi rispettivamente ad una gamba ed in pieno volto, mentre un'altra persona presente ha riportato un taglio. Complessivamente eravamo una decina di giornalisti. Alla fine i tre sono scappati, liberandosi, a quanto mi è stato detto, delle tute all'interno del campo. Riconoscerli è stato impossibile in quanto avevano un cappuccio e la mascherina. Un fatto del genere non ce lo saremmo mai immaginato. La conferenza è stata ovviamente sospesa e sono giunti i Carabinieri per i rilievi del caso. Telecamere di sorveglianza? Che io sappia, spogliatoi e sala stampa non ne sono fornite. Quelle del campo erano spente. La Casertana aveva comunque approntato un video in diretta che è andato in onda per qualche minuto sulla pagina Facebook. Quello che è successo è in ogni caso vergognoso. Alcuni giorni fa, erano stati apposti degli striscioni contro degli articoli di stampa, ma non faccio alcuna supposizione. Escludo tuttavia che sia stata una ragazzata: queste persone hanno scavalcato un cancello ed erano munite di tute ed estintori".

Dal canto suo, la Casertana, pochi minuti fa, ha diramato una nota sull'accaduto. "La Casertana FC condanna fermamente l’azione posta in essere da ignoti presso la sala stampa del Pinto - si legge - e manifesta tutto il suo disappunto per i fatti che hanno reso impossibile lo svolgimento della programmata conferenza di presentazione del direttore generale Vincenzo Todaro. L’episodio, fortunatamente, non ha portato conseguenza alcuna per gli operatori dell’informazione e i rappresentanti della società presenti in sala. Il programmato appuntamento con i giornalisti si ritiene rinviato a data da destinarsi". 

Poi è stata la volta dell'Ussi Campania. "Giornalisti aggrediti prima della conferenza stampa della Casertana allo stadio “Alberto Pinto” - recita la nota -. L’episodio è avvenuto prima della conferenza stampa della presentazione del direttore generale della Casertana, Vincenzo Todaro, in programma nella sala stampa. Tre persone incappucciate sono entrate di soppiatto hanno aperto gli estintori scaricandoli sui giornalisti e lanciando sedie all’indirizzo dei presenti. Sono stati colpiti i colleghi Armando Serpe, Nico Marotta, Pasquino Corbelli ma anche la moglie del presidente della Casertana Giuseppe D’Agostino, che era in prima fila in attesa dell’inizio della conferenza stampa. L’episodio segue alcune contestazioni che in questi giorni hanno animato uno scontro strisciante tra tifosi e organi di stampa con l’esposizione di striscioni di minacce contro i giornalisti. Chiediamo alle forze dell’ordine indagini rapide e la garanzia della sicurezza e del diritto di cronaca all’interno e fuori lo stadio della Casertana. Così come è necessaria da parte dei dirigenti della squadra più responsabilità. Proprio nei giorni scorsi il presidente aveva attaccato i giornalisti".