Missione compiuta per i ragazzi di Biancolino in terra Piemontese. In casa della Juventus Next Generation, l'Avellino ha colto il suo quarto successo consecutivo, da quando il Pitone siede sulla panca che era stata di Michele Pazienza. E così, dalla sesta giornata di campionato, i Lupi hanno messo insieme addirittura 13 punti su 15. Un ruolino di marcia che la dice davvero lunga sulla totale inversione di tendenza rispetto alle prime cinque giornate che avevano restituito alla compagine biancoverde la miseria di soli tre punti.
Eppure il match di questo pomeriggio non è stato particolarmente brillante da parte dei Lupi. Alla vigilia di questo match, giocato sul campo di Biella, Raffaele Biancolino aveva ammonito i suoi calciatori sui rischi e le insidie che nascondeva questa trasferta piemontese, al cospetto delle giovani speranze juventine. E bisogna ammettere che l'inesperta compagine bianconera, guidata da Montero, ha disputato una gara dignitosa, con tanta corsa e rispetto per l'Avellino. Molto accorta tatticamente, la squadra di casa ha reso difficile la vita ai ragazzi di Biancolino, che, pur tenendo il pallino del gioco in mano, non sono riusciti a trovare molti sbocchi alla propria manovra offensiva.
C'è voluto un calcio d'angolo battuto magistralmente dal solito D'Ausilio, messo in rete di testa da capitan Rigione, per sbloccare il match intorno alla prima mezzora di gioco. Sembrava l'inizio di una goleada per i Lupi, che, invece, hanno ben presto dato l'impressione di voler addormentare la partita. Nella ripresa Sounas e compagni hanno istintivamente arretrato il proprio baricentro, consentendo ai giovani juventini di venire avanti e di prendere a presidiare la trequarti avellinese. Mister Biancolino non ha trovato le giuste contromosse, e l'incedere dei padroni di casa si è fatto sempre più costante ed insistente, pur senza creare particolari grattacapi al portiere Iannarilli.
Cosi, si è assistito ad una ripresa caratterizzata da una soverchia attività nel non possesso dell'Avellino, con la Juve che portava palla in avanti, quasi mai interrotta da tentativi di contrattacco da parte dei Biancoverdi.
In pratica, una sofferenza inattesa per Rigione e compagni al cospetto di ragazzini generosi ma inconcludenti.
Solo nei minuti finali è venuta fuori l'esperienza ed il maggiore tasso tecnico dei Lupi, che con Vano all'82' e Mutanda al 91' hanno messo dentro altri due gol, chiudendo la pratica forse in maniera anche esageratamente netta.
Tutto è bene quel che finisce bene, recita un vecchio adagio, mai come questa volta particolarmente calzante. Ma c'è da dire, ad onor del vero, che l'approccio al match da parte di gran parte dei Lupi non è piaciuto, perchè ci è sembrato che il livello di attenzione dei biancoverdi non sia stato ottimale. Diciamo anche che se l'Avellino non ha corso soverchi rischi è dipeso pure dalla pochezza tecnica degli avversari di giornata. Per cui, se i Biancoverdi vogliono continuare la rincorsa alle primissime posizioni della classifica, dovranno necessariamente cambiare registro, e scendere in campo con maggiore cattiveria agonistica e concentrazione, perchè non sempre si ritroveranno di fronte avversari abbordabili come i Bianconeri.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 21 ottobre 2024 alle 01:32
Autore: Rino Scioscia
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