Dopo che Pazienza, un po' per necessità e un po' per curiosità si è deciso a giocare con le due punte, l'Avellino ha cominciato a seppellire gli avversari sotto caterve di gol: nelle ultime tre gare i ragazzi in maglia biancoverde sono andati in rete ben 12 volte, con un incredibile media di quattro gol a partita. E' un caso, oppure una seria inversione di tendenza dovuta alla contemporanea presenza in campo di Gori e Patierno? Noi crediamo fermamente alla seconda ipotesi. E speriamo, soprattutto, che lo abbia capito anche il pavido Pazienza.
Anche questa sera, sul sintetico del Liguori di Torre del Greco, l'Avellino ha vinto facile, così come aveva fatto la precedente settimana in casa con il Picerno. E come contro i Lucani, a scatenare la furia e prolificità offensiva dei Lupi è stato decisivo l'episodio che ha determinato il rigore a favore dei Lupi e l'espulsione del difensore avversario.In entrambi i casi, il protagonista è stato Patierno, che poi ha trasformato il penalty. Ma stasera, molti meriti vanno riconosciuti a Gori, che ha magistralmente servito un cioccolatino al suo compagno di reparto, che è stato atterrato in area, proprio mentre, liberato con un intelligente assist dall'ex Reggina, stava per calciare a botta sicura.
Con il vantaggio di una rete e la superiorità numerica dopo appena un quarto di gara, i Lupi sono saliti in cattedra ed hanno dettato legge, senza più dare modo ai Corallini di rialzare la testa. il raddoppio al 35' (colpo di testa di Patierno su assist di Liotti) è stato solo il naturale sbocco di un quadro tecnico-tattico assolutamente sbilanciato a favore dei Lupi. Tanto che, prima del raddoppio, lo stesso bomber pugliese aveva clamorosamente fallito il tap-in, mandando fuori da pochi passi una palla che era stata respinta dal palo su ottimo tiro di sinistro di Gori. 
Il turbolento rientro negli spogliatoi, con una zuffa collettiva, che ha visto particolarmente attivi il corallino Esempio ed il biancoverde D'Ausilio (entrambi espulsi nell'intervallo di gara) non ha di certo modificato il canovaccio complessivo del match. 
In dieci contro nove, tuttavia, si sono aperti  spazi enormi soprattutto per i Lupi che in meno di un quarto d'ora hanno servito il poker, grazie ai gol di De Cristofaro, prima, e Liotti poi. L'ultima mezz'ora di gara, non ha restituito nessun'altra nota di cronaca, anche perchè in pratica si è giocato per solo per onore di firma.
Cosa dire in chiusura su questa ulteriore, squillante, vittoria dei Lupi, se non che questa messe di reti è la prova provata che mister Pazienza, specie nelle partite casalinghe ha perso l'opportunità per infilare un cospicuo numero di vittorie per via di quella ingiustificata paura nell'impiegare le due punte. Anche perchè, ancora adesso, non riusciamo a capire come sia stato possibile tenere fuori un attaccante come Gori, che, in coppia con Patierno, forma un tandem d'attacco che forse nessun'altra squadra può vantare in tutti e tre i gironi di Lega Pro.
E allora, speriamo che nelle ultime tre gare di campionato e, soprattutto, in vista dei play off, mister Pazienza abbandoni definitivamente le sue inspiegabili ritrosie, e si decida a non rinunciare più a questo prolifico tandem offensivo.
Intanto, con quella di questa sera a Torre dl Greco, l'Avellino ha eguagliato il record di vittorie in trasferta, ben 10, che era detenuto dalla fantastica squadra di Tony Giammarinaro, che nel campionato 1972-73, ottenne la prima incredibile promozione in serie B.
 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 08 aprile 2024 alle 01:15
Autore: Rino Scioscia
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