Sorride alla Paganese il primo atto dei play-out contro la Fidelis Andria (ritorno al "Degli Ulivi" sabato 14 maggio alle 17.30). Gli azzurrostellati capitalizzano l'impegno profuso nel corso di un primo tempo disputato su livelli eccelsi per poi conservare il vantaggio con una ripresa di grande sacrificio, malgrado il predominio territoriale dei pugliesi che, in definitiva, ha trovato qualche sbocco più produttivo soltanto negli ultimi 10 minuti, quando qualche rischio dalle parti di Baiocco effettivamente è arrivato. Stavolta il reparto arretrato, uno dei punti dolenti di questa stagione per numeri e scivoloni troppo spesso decisivi, ha tenuto con la forza della concentrazione e dei nervi saldi, senza cadere nella sindrome del braccino corto che di frequente ha privato la Paganese del profumo di un risultato positivo magari raggiungibile con un pizzico di malizia in più. Incoraggia anche la condizione atletica del gruppo, che è riuscito a calarsi fino all'ultimo secondo della sfida nel clima da sangue e arena imposto dagli ospiti. Un ottimo segnale in vista del secondo round contro la squadra di Di Leo, insieme al recupero ormai completo di tutti gli effettivi (a parte Marco Firenze che tuttavia potrebbe tornare disponibile per il return match). In buona sostanza, le sensazioni positive emerse dalle ultime due gare della regular season, nonostante le rispettive sconfitte, hanno trovato piena conferma al cospetto della Fidelis, dando l'idea di una svolta autentica e non effimera. Come già accaduto sabato scorso, Lello Di Napoli potrà durante questa settimana sfogliare la margherita con più serenità senza il tormento di una falciatura dolorosa del gruppo per infortuni o acciacchi vari. Insomma, la Paganese è pronta per l'ultima battaglia. Come lo sono i tifosi che, saggiamente, hanno scelto la strada della tregua e del buon senso pur di salvare quel bene collettivo che è la salvaguardia della categoria. Era normale che andasse così. Le porte del Paradiso sono più vicine ma ora serve un ultimo sforzo per uscire definitivamente dall'incubo e impazzire di felicità. Dopo un'annata così sarebbe fantastico, come un'eterna prima volta. Forse perché è dopo le sofferenze che si gioisce come se non ci fosse un domani. O perché, quando ha la sensazione di perdere davvero qualcosa, Pagani riesce a trovare sempre un motivo di coesione e di appartenenza. E allora forza e coraggio, ragazzi!
BAIOCCO 6,5 - Nel primo tempo dorme sogni tranquilli. L'Andria lo sollecita solo dopo 80' con un doppio intervento prodigioso su Benvenga e Di Piazza.
DE SANTIS 6,5 - Gara molto positiva per il difensore pugliese, che nell'occasione agisce da terzino destro proponendo buone diagonali e facendosi notare nel primo tempo con un anticipo maestoso con ripartenza annessa. Carullo gli procura pochi problemi.
SCHIAVINO 7 - Uno dei migliori in campo. Monumentale, guerriero e voglioso di riscatto. La sua prestazione da urlo cancella qualche defaillance messa in mostra a Torre del Greco anche per merito di un Leonetti strepitoso. Concede solo una conclusione a Tulli nel finale, ma è un dettaglio minuscolo.
MUROLO 6 - Si immola in area su una punizione andriese in zona offensiva e ne esce acciaccato. Solo da quel momento, e fino alla sua sostituzione, denuncia qualche difficoltà, perché in precedenza la sua performance era stata più che sufficiente, di sostanza e con pochi fronzoli. DAL 38'ST SBAMBATO SV
BROGNI 6 - A Ciotti concede davvero poco, soprattutto nel corso del primo tempo. Poche scorribande sulla fascia (dove ci pensa perlopiù Cretella a farsi sentire) ma molta copertura con buon profitto. DAL 38'ST MANARELLI SV
BENSAJA 6 - Contro i pugliesi, Di Napoli lo piazza da interno ma il regista romano non perde comunque la sua propensione all'ordine e alla visione di gioco. Pollice alto anche per lui.
TISSONE 6 - Torna tra i titolari da vertice basso per contenere la qualità di Bubas. Fa legna e garantisce una prestazione di grande solidità. Soltanto nel finale si perde l'inserimento di Casoli che per poco non punisce Baiocco.
ZANINI 7 - Tonico quanto basta e sempre nel vivo delle trame azzurrostellate grazie ai suoi inserimenti e ai movimenti senza palla. La generosità è sempre la stessa, come qualche conclusione verso Saracco che avrebbe meritato maggior fortuna. Anche da un punto di vista atletico non dimostra alcun affanno, reggendo la battaglia fino all'ultimo secondo.
GUADAGNI 7 - Il suo primo tempo è fenomenale e pieno di brillantezza. Si presenta con una punizione che Saracco respinge a fatica e poi tenta con un colpo di genio il lob da distanza siderale. E' tirato a lucido e lotta come sa, uscendo dal campo solo quando non ne ha più. DAL 29'ST MARTORELLI SV
TOMMASINI 6 - Non ha molte occasioni per farsi notare, ma nel primo tempo la sua caratteristica principale (la difesa della palla tramite quella fisicità che lo supporta spesso e volentieri) la mette in mostra e frutta il gol partita. Ne sa qualcosa l'ex Alcibiade. Tanto basta per attribuirgli la sufficienza nonostante gli spunti col contagocce. DAL 38'ST CASTALDO SV
CRETELLA 7 - Ancora una gara da incorniciare per lui. Va ad agire da esterno offensivo a sinistra (un po' come era accaduto nel secondo tempo col Picerno) ma non disdegna di accentrarsi e creare criticità tra le linee. Al di là del gol vittoria che nasce proprio da una intuizione di questo tipo, si sacrifica anche in fase di non possesso proprio sulla sua catena di competenza. Tanto che nel secondo tempo spezza una possibile superiorità numerica andriese che avrebbe potuto creare diversi grattacapi. DAL 22'ST DIOP 5,5 - Fisicamente non è al top dopo la lunga assenza. E si vede dalla lentezza che lo penalizza e dai riflessi ancora appannati che lo tradiscono. Con una settimana supplementare di lavoro potrà essere più utile.
ALL. DI NAPOLI 6,5 - La squadra col suo ritorno appare oggettivamente più frizzante e motivata, tanto da legittimare la vittoria nel primo round grazie ad un primo tempo colorato da un piacevole furore agonistico e anche da tratti di bel gioco. Ripropone, come era nella logica, il 4-3-3 sperimentato nelle ultime due uscite con Picerno e Turris, attribuendo a Cretella un compito inedito ma svolto con profitto. Buono anche il dirottamento di De Santis nel ruolo di terzino destro a comporre una linea difensiva solida e quasi imperforabile. Le scelte di partenza, insomma, lo premiano col riscontro sul campo.
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