Sono oltre 50 i partecipanti al ritiro dell’AIC Equipe Campania che, nel pomeriggio di lunedì 3 agosto, ha inaugurato i propri lavori presso lo stadio Vallefuoco di Mugnano. Tantissimi gli atleti che hanno deciso di proseguire ad allenarsi col gruppo del responsabile tecnico Eduardo Gargiulo dopo aver preso parte alle due settimane di pre-ritiro gratuito: a loro si sono aggiunte vecchie guardie del progetto Equipe come i centrali difensivi Raffaele Cavallini (che non resterà col FC Matese) e Gianluigi Mangiapia (ex Grotta), il centrocampista Amerigo Romano (ex Sibilla Flegrea passato al Marcianise), e gli attaccanti Francesco Esposito (classe ’97 neo acquisto dell’Afragolese, in arrivo dal Grumentum) e Luca Pandolfi (classe ’98 che nel corso dell’ultima stagione si è diviso tra Alessandria ed Arezzo). Oltre a Marco Borzillo, ha iniziato a lavorare coi cinque portieri a disposizione (Salineri, Riccio, Salzano, Cecoro e Anatrella) anche mister Gennaro Della Corte, storico Responsabile tecnico dei numeri uno dell’Equipe Campania. Diversi i tecnici, i calciatori e gli addetti ai lavori che hanno fatto capolino in questi giorni al Vallefuoco per visionare da vicino gli allenamenti: tra questi, il capitano della Frattese, Claudio Costanzo, e il bomber del FC Francavilla, Genny Del Prete. Annullato per ora il test col Napoli United, il gruppo sosterrà venerdì a Mugnano (ore 17) una partitella in famiglia. 

Per l’appuntamento con “Casa Equipe Campania”, è stata la volta di Pasquale Rainone, difensore attualmente svincolato e reduce da un’esperienza di cinque anni e mezzo alla Casertana. “Dopo quattro mesi di inattività, Antonio Trovato ci dato questa possibilità di iniziare ad assaggiare il campo, rimetterci in moto e cominciare a toccare il pallone - le sue parole -. Questo ci mancava molto. E poi ho ritrovato tanti amici dal momento che l’Equipe Campania è una famiglia. Non posso che ringraziarlo per aver permesso a molti che ne avevano bisogno, di allenarsi gratuitamente. Per noi calciatori questo è un lavoro e non essere pagati per diversi mesi è dura. Noi professionisti siamo maggiormente privilegiati: abbiamo un contratto che deve essere rispettato. I dilettanti, invece, necessitano di maggiori tutele. Il fondo di solidarietà messo in piedi dall’AIC è sicuramente un sostegno importante per loro. Un prosieguo con la Casertana? Non nego che una telefonata l’aspetto sempre, sono stato là tanti anni. Poi è chiaro che devo guardarmi intorno. Di sicuro Caserta la porterò per sempre nel cuore. Sono stato bene dal primo giorno in cui sono arrivato e con i tifosi ho avuto sempre un rapporto speciale. Del resto sono uno che si fa voler bene da tutti. E spero di aver lasciato dei buoni ricordi”.    

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 06 agosto 2020 alle 10:00
Autore: Stefano Sica
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