Il  22 giugno del 1986 è una domenica, il giorno consacrato al Signore nella tradizione cristiana. Alle ore 12 ora locale di Città del Messico, su uno Stadio Azteca colmo di circa 115.000 anime, discende una luce perpendicolare che accarezza il rettangolo verde. Chissà se davvero lo sguardo di Dio, l’essere supremo che tutto sa e che tutto può, è rivolto allo stadio che sedici anni prima vide i sette gol della Partita del secolo.

Perché negli anni, per raccontare ciò che accadrà nelle due ore successive al fischio d’inizio di Argentina-Inghilterra, il match valevole per i quarti di finale del mondiale di México ’86, Dio lo si è scomodato più e più volte. Si narra infatti che quel pomeriggio el Barba, così lo chiamano gli argentini, busserà due volte alle porte della Storia. La prima con la mano, come un normale essere terreno, la seconda con la nuca, come solo un ente superiore può fare. Fra le due epifanie, il gol del secolo di Diego Armando Maradona.

Sezione: Storie / Data: Lun 22 giugno 2020 alle 17:59
Autore: Antonio Vistocco
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