Quaranta minuti per sboccare la partita e poi dilagare a piacimento. Un lasso di tempo che potrebbe far pensare a qualche difficoltà di troppo che, invece, non c'è mai stata. La Neapolis, certamente volenterosa per come ha voluto approcciarsi al match, ha invece lasciato appena due testimonianze - ambedue nel primo tempo - su una sfida già segnata: in apertura con la traversa di Scuotto e in chiusura con una stilettata da distanza ravvicinata di Giovanni Esposito, su cui D'Auria ha dovuto superarsi per evitare di riaccendere le speranze ospiti. Nel mezzo un predominio totale, che si è concretizzato con due reti ma ha portato in dote almeno una quindicina di palle-gol pulite e non sfruttate soltanto per qualche leziosità. Uno sforzo che nella ripresa ha prodotto maggiore soddisfazione con un tiro a segno che è diventato devastante. Di sicuro c'è che questa Frattese convince dal punto di vista delle prestazioni anche quando - come ad Ischia o parzialmente nella gara col S. Antonio Abate, pur vinta - non raccoglie quanto meriterebbe. Peraltro Floro Flores, che nelle ultime settimane si è convertito al 4-3-3 chiudendo il cerchio di quell'equilibrio tanto agognato dopo la fase del 4-2-3-1, può contare su under in grado di fare concretamente la differenza e da cui, oggi, è difficile prescindere. Delle Curti e Orlando, che in sostanza disegnano la catena di destra, sono in un momento di forma strepitoso e sempre più inseriti nei meccanismi tattici del tecnico nerostellato. Sono stati certamente loro i più attivi nella sgambata con i gialloblù, al netto del pomeriggio magico di Prisco (tornato al gol) e della freschezza di Grieco e La Pietra, cecchini implacabili e autori anche di assist decisivi. Da altri giovani dotati di grande prospettiva come Vitale e Apredda ci si attende una crescita costante. Qualche elemento ulteriore andrà comunque introdotto per allargare la batteria degli under e non rischiare di rimanere corti. E non è neanche escluso che il Ds Mennitto possa puntellare il reparto avanzato con un altro attaccante di categoria pur essendo la rosa già abbastanza nutrita e ben assortita nel nucleo over (dopo Signorelli, si attende anche il rientro di Alfieri e Mascolo con evidente beneficio della mediana e del reparto degli esterni offensivi). Si vedrà. Nel frattempo sarà importante confermarsi e dimostrare cinismo e pragmatismo anche negli scontri diretti, quelli che possono decidere una stagione. Finora la Frattese, sbarazzina e straripante con avversarie più abbordabili, è caduta due volte con Mondragone in Coppa e Ischia in campionato, impattando allo Ianniello con la Puteolana. Il match di sabato proprio col Mondragone (reduce dal pari prestigioso con i flegrei), oltre ad avere il sapore della rivincita, servirà esattamente a questo: a misurare potenza specifica ed obiettivi reali dei nerostellati. Sarà un vero e proprio esame di maturità se l'orizzonte, come sembra, è quello di poter arrivare fino in fondo e non accontentarsi di un piazzamento play-off. Al campo - in attesa di conoscere la sede della sfida - la sentenza.           

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 20 ottobre 2021 alle 11:00
Autore: Stefano Sica
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