L’ennesimo pareggio casalingo non può essere preso come un buon risultato. Probabilmente la prestazione non è stata tra le peggiori, ma considerando che il Bisceglie nelle ultime tre settimane non aveva mai giocato e, tranne qualche giocatore, non aveva neanche allenamenti nelle gambe, ieri la Paganese doveva fare bottino pieno. Invece è maturato un pari incassato a tre minuti dalla fine, come il più classico dei film già visti. Molti spunti di riflessione lascia il secondo tempo perché gli azzurrostellati ancora una volta non hanno saputo approfittare di un evidente vantaggio di condizione fisica. Il Bisceglie ha atteso, sofferto e poi colpito nel finale, sfruttando un’incomprensione tra Schiavino e Sirignano. Per quanto riguarda i pugliesi non si può parlare di fortuna, perché il percorso che li ha portati a disputare questa partita l’abbiamo già raccontato, quindi ai ragazzi di Bucaro va fatto solo un plauso.

La Paganese di Erra si è complicata la vita da sola, per l’ennesima volta, ed a sottolinearlo è proprio l’allenatore: «Non aver vinto ci fa capire che il nostro è un percorso duro e difficile. Ovvio che partite come queste sono scontri diretti e vanno indirizzati dalla nostra parte. Ci eravamo riusciti ed avevamo fatto bene, ma non l’abbiamo chiusa, quindi facciamo mea culpa per la leggerezza finale che ci ha portato a pareggiare una partita in cui i nostri avversari non avevano fatto praticamente nulla. Di sicuro dovremo rivedere qualcosa sotto il profilo dell’atteggiamento perché non è la prima volta che capita una cosa del genere». Poi il tecnico si sofferma sulla prestazione in generale dei suoi: «Nel secondo tempo siamo andati al cross con Squillace sei o sette volte, ma non abbiamo trovato il guizzo. Queste partite se non le chiudi prima poi paghi dazio e così è successo con un rimpallo a sfavore nel finale. Una prestazione positiva, ma ancora una volta ci siamo fatti sorprendere nei particolari»

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 23 novembre 2020 alle 10:12 / Fonte: La Città Di Salerno.
Autore: Arturo Scarpaleggia
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