A lanciarlo, poco più che sedicenne, è il Benevento, che lo inserisce in pianta stabile in Primavera. Da lì un passaggio per lo Spezia prima della scorsa stagione, quando si divide tra Team Altamura e Gladiator. Poi lo svincolo. Per Vincenzo Pinto, attaccante classe 2000 in cerca di una nuova sfida personale, è la prima volta all'Equipe. "Vero. E' la prima volta che vengo qui. mi sto trovando benissimo e ringrazio Antonio Trovato oltre a tutto lo staff che lavora per farci sentire a nostro agio - esordisce -. Al Gladiator è stata un'esperienza importante dove sono cresciuto molto sia caratterialmente sia calcisticamente. Le mie caratteristiche? Amo giocare con la palla tra i piedi, venire incontro ma anche attaccare lo spazio. Sono una punta di movimento a cui piace giocare coi compagni. Posso fare la prima o la seconda punta. Il Benevento è stata una bellissima avventura per me: sono stato cinque anni nel settore giovanile, fino a lavorare in prima squadra con tecnici come Baroni e De Zerbi che ancora oggi devo ringraziare per quello che mi hanno insegnato. E poi sono stato tre anni con lo Spezia, dove ho avuto la fortuna di stare con un altro grande allenatore come Italiano". 

La sua lunga storia d'amore con la famiglia Mazzamauro, cominciata due anni e mezzo fa ai tempi del Savoia, si è chiusa questa estate, con l'epilogo della storica promozione del Giugliano tra i professionisti. A questa cavalcata vincente, Giovanni Caiazzo, terzino destro classe 2001, ha portato il suo contributo con 18 presenze. Per lui si tratta di un ritorno nella famiglia Equipe, in attesa di una nuova svolta professionale. "E' stata un'annata meravigliosa, indimenticabile, che mi resterà per sempre nel cuore - le sue parole -. Una stagione storica e favolosa soprattutto per città di Giugliano a cui i Pro mancavano da oltre 20 anni. Aver contribuito a tutto questo è per me un motivo di vanto e orgoglio: è una soddisfazione che, insieme ai miei compagni, ci siamo guadagnati sul campo, sudando e lavorando, giorno dopo giorno. Eravamo una squadra completa nei minimi dettagli, fatta da gente forte, che non mollava mai, che con la D c'entrava ben poco. Al Giugliano oggi non posso che fare un grande in bocca al lupo per il campionato in corso. La mia parentesi con la famiglia Mazzamauro è finita ma con loro sono stato benissimo, come con tutti gli allenatori e i direttori che si sono avvicendati tra Savoia e Giugliano. All'Equipe torno sempre volentieri perché è una autentica famiglia. E anche qui ci sono calciatori di spessore e che farebbero la fortuna di qualsiasi squadra. A tal proposito, ringrazio Antonio Trovato che fa tanto per i giocatori svincolati".   

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 14 settembre 2022 alle 18:00
Autore: Stefano Sica
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