E' proprio vero ciò che recita un antico proverbio: al peggio non c'è mai fine! E sì, perchè il disastroso campionato dei Lupi si è "arricchito" dell'ennesimo capitolo: la sconfitta di Castellammare di Stabia. Al Romeo Menti i Lupi sono incorsi nella quattordicesima sconfitta stagionale. Per ritrovare una stagione più negativa di quell'attuale, bisognerebbe tornare indietro di diversi decenni.

Ma il rapporto costo-benefici è da brividi per la società biancoverde, che, a fronte di milioni e milioni di euro investiti anche quest'anno per cercare di allestire una rosa competitiva, sono arrivati risultati da compagine che lotta strenuamente per salvarsi. Partiti per competere con le più forti, i Lupi si ritrovano, a tre giornate dalla fine di questo balordo campionato, in 13esima posizione, fuori dai play off, ed a pochissime lunghezze dalla zona salvezza.

Insomma, a Castellammare ennesimo boccone amaro per i tifosi biancoverdi, che già da tempo hanno raggiunto il limite di sopportazione, rispetto all'incapacità, se non inettitudine, di coloro che hanno composto la squadra, di coloro che l'hanno finora condotta, e dei modesti calciatori che sono scesi in campo, a rimediare spesso magre figure. In 35 partite disputate finora, l'Avellino ha messo insieme appena 43 punti, per effetto di sole 11 vittorie, 10 pareggi, e addirittura 14 sconfitte.

L'ennesimo schiaffone i Lupi lo hanno ricevuto questo pomeriggio dagli Stabiesi dell'ex tecnico avellinese, Walter Alfredo Novellino. E' vero che la sconfitta è arrivata sui titoli di coda della sfida andata in scena al Menti, per effetto di un gran gol realizzato dal 19enne D'Agostino in pieno recupero. Ma i Lupi, ad onor del vero, hanno fatto davvero poco per evitare l'ennesima umiliazione.

Dopo il gol del primo vantaggio stabiese, realizzato da Berardocco al 34', i Lupi, pur non giocando affatto bene, erano riusciti ad agguantare il pari con Ricciardi a dieci minuti dalla fine del termine regolamentare. Ma hanno avuto il torto di non spingere con grande convinzione per tentare in tutti i modi di portare a casa l'intera posta in palio. Invece di "battere il ferro" finchè caldo, hanno cominciato a tirare i remi in barca, nella speranza di poter mettere un tasca un prezioso punto.

Ma il gol capolavoro del giovane stabiese ha rovinato i piani dei Biancoverdi, che adesso non possono fare altro che piangere sul latte versato.

Ed i colpevoli di questa annata disastrosa sono ancora là, al loro posto, senza neppure essere mossi da un rigurgito di dignità, che dovrebbe consigliare loro di rassegnare le dimissioni.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 03 aprile 2023 alle 01:47
Autore: Rino Scioscia
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