La prima sconfitta stagionale è una beffa che per certi versi richiama l'antico. La mancanza di cinismo, l'incapacità di portare a casa partite “sporche”, il destino di pagare a caro prezzo ogni pur piccolo errore. 

Il calcio è piano di queste vicissitudini che non devono suonare come una condanna, ma che devono invece indurre ad una riflessione. I numeri definitivi della partita del Capozza parlano di un dominio abbastanza netto da parte dei giallorossi: 59 per cento di possesso palla contro il 41 dei salentini, 7 tiri verso la porta avversaria contro 4, anche se solo 2 a testa andati a bersaglio. Il Benevento non è mancato solo nella precisione delle conclusioni, il più delle volte non le ha neanche fatte. Ricordiamo un'azione in avvio di secondo tempo con un pallone a due metri da Chiorra che non chiedeva altro che essere spinto in rete. Macchè: tutti a guardare e lisciare la sfera. O quel cross rasoterra in area di Ricci che è stato ricacciato quasi dalla rete da un difensore salentino. Due occasioni clamorose, di cui non può esserci accenno nei “numeri”, semplicemente perchè non sono conclusioni verso la porta avversaria.Capitolo a parte per il rigore prima concesso dall'arbitro che era a due passi dal fattaccio, poi annullato per intercessione del Football Video Support. Che, diciamolo subito, se deve essere utilizzato in questa maniera tanto vale farne a meno. L'intervento su Manconi era sia sul pallone che sulle gambe dell'attaccante giallorosso: l'arbitro a due passi avrà persino sentito il rumore dello scontro, poi alla moviola ha visto che il piede del difensore salentino ha colpito prima la sfera e poi le gambe. E quindi? Non sapevamo che in area di rigore in un intervento scoordinato dopo aver colpito il pallone ci fosse l'impunità. L'avversario? Puoi anche spezzargli una gamba, ma se hai colpito prima il pallone... La strega ha fatto per lo più la partita e il gol se l''è fatto da sola, come contro la Casertana: chissà se sia solo un caso che due delle tre reti subite finora da Vannucchi siano state autoreti, entrambe frutto di azioni di contropiede che hanno trovato la difesa impreparata. Anche questo è un dettaglio di cui bisognerà tener conto.

Marcatori: 80' aut. Pierozzi

CASARANO
Chiorra, Lulic, Celiento, Malcore (57' Zanaboni), Chiricò, Ferrara (67' Millico), Maiello, Pinto (57' Di Dio), Logoluso, Gega (57' Gyamfi), Cajazzo (75' Perez).
A disp.: Bacchin, Pucci, Palumbo, Milicevic, Guastamacchia, Barone, Malagnino, Cerbone.
All. Vito Di Bari

BENEVENTO
Vannucchi;  Prisco, Carfora (46' Manconi), Maita (84' Tumminello), Salvemini, Lamesta (57' Della Morte), Scognamillo, Ceresoli, Saio, Ricci (84' Mehic), Pierozzi.
A disp.: Russo, Suppa, Rillo, Sena, Viscardi, Borghini, Romano, Cantisani, Tsingaras, Talia.
All. Alessandro Monticciolo

Ammoniti: Maita (B), Scognamillo (B), Gega (C), Chiorra (C), Maiello (C), Logoluso (C),

Arbitro: Mattia Nigro di Prato.
Assistenti: Salvatore Nicosia di Saronno e Daniele Antonicelli di Milano.
Quarto Ufficiale Domenico Leone di Barletta.
Operatore FVS Davide Fedele di Lecce.  

Sezione: Serie C / Data: Dom 07 settembre 2025 alle 10:31
Autore: Antonio Vistocco
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