Giovanni D'Agostino, amministratore dell'U.S. Avellino, ha rilasciato una lunga intervista a Orticalab, a un anno dall'insediamento della famiglia D'Agostino nel club irpino. Il dirigente si è soffermato sulle difficoltà incontrate dalla nuova proprietà soprattutto in sede di mercato: "Non abbiamo trovato una società molto stabile. Anzi, diciamola tutta, abbiamo ereditato macerie scoprendo che senza il nostro intervento, l’Avellino sarebbe fallito nuovamente nel giro di pochi anni e probabilmente avrebbe dovuto ripetere la stessa trafila partendo dalla Serie D. Oggi l’U.S. Avellino 1912 è una società pulita e seria. Il ringraziamento va a tutti quelli che ne fanno parte, dagli operai al presidente. Nessuno voleva più venire ad Avellino. Avellino aveva perso di importanza, era diventato, agli occhi di procuratori e calciatori, un luogo dove orbitavano solo personaggi strani. Portare 23 calciatori è stata un’impresa resa possibile solo grazie a Di Somma che ci ha messo la faccia e si è speso in ogni modo. In pratica abbiamo investito i mesi di giugno, luglio ed agosto per presentarci. Chi oggi è con noi ha capito che siamo persone serie e possiamo dire che i nostri 23 atleti di proprietà rappresentano il nostro tesoretto".

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 25 febbraio 2021 alle 16:55
Autore: Campaniasoccer Redazione2
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