Alla fine è stata una vittoria addirittura larga, netta, indiscutibile. Eppure i Lupi hanno sprecato un intero primo tempo per mettere in chiaro le cose tra loro e la generosa ma inconcludente Viterbese.

In effetti, la prima frazione di gioco è andata in archivio con il fondato sospetto che i Lupi non avessero dato neppure il cinquanta per cento di ciò che possono offrire in questo momento della stagione, vuoi sul piano del rendimento tecnico-tattico, vuoi in termini di atteggiamento mentale.

Da sottolineare, ad ogni buon conto, che gli avversari di turno hanno giocato un primo tempo davvero interessante, prendendo spesso l'iniziativa, attaccando bene gli spazi, e portando qualche insidia sulla trequarti biancoverde, specie per opera di un intraprendente Baschirotto, che lungo l'out destro ha "punzecchiato" non poco il pur attento Tito. La Viterbese è andata addirittura vicinissima al gol con Murilo che, per fortuna di Forte, ha messo a lato dai diciotto metri. Ma anche i Lupi hanno avuto l'occasionissima per passare, con un tiro a botta sicura di D'Angelo dal limite dell'area viterbese, respinto sulla linea dall'onnipresente Baschirotto.

Alla ripresa delle ostilità, l'Avellino ha inserito la quarta ed ha subito sbloccato il match, grazie ad un'intuizione geniale di Aloi che, con un cambio di gioco spettacolare ed efficace al contempo, ha pescato sulla trequarti sinistra Tito, che ha fatto qualche passo e poi ha messo un cross al bacio per la testa di D'Angelo, che ha fatto secco il pipelet della Viterbese. Azione molto bella ed incredibilmente mortifera per i Laziali.

Il vantaggio ha messo le ali ai Biancoverdi, che hanno preso consapevolezza della propria superiorità e la partita è girata definitivamente nel verso auspicato da Braglia. I Lupi hanno cominciato a giocare con la Viterbese come il gatto con il topo e le ripartenze biancoverdi sono diventate sempre più pericolose. Così, circa venti minuti dopo il primo gol, l'Avellino ha messo in ghiaccio la vittoria con lo splendido raddoppio, griffato Fella: il talentuoso attaccante salernitano, dopo aver ricevuto palla dalla destra da Ciancio, si è portato al limite dell'area viterbese e, da sinistra verso destra, ha piazzato un interno destro di rara precisione e bellezza, andando a collocare la sfera a pochi centimetri dal secondo palo, quello di sinistra, rendendo assolutamente vano il tentativo del portiere laziale.

Il Due a zero ha decretato, in pratica, la vittoria dei Lupi, che non hanno più corso alcun pericolo serio. Anzi in contropiede hanno anche arrotondato il punteggio con Santaniello, subentrato proprio a Fella, che ha messo dentro, sotto misura, di piatto destro, uno scarico ravvicinato di Adamo. Il tris di reti, forse è suonato eccessivo per i volenterosi viterbesi, ma ha comunque reso netta la percezione che i Lupi, in questo scorcio di campionato, stanno cominciando a trovare la strada giusta per imporre la propria superiorità tecnica, esattamente come successo sette giorni fa a Torre del Greco.

Con questi ulteriori tre punti, l'Avellino si è portato a sole quattro lunghezze dal secondo posto, occupato dal Bari, che ieri ha perso a Teramo. Nelle ultime cinque partite, i ragazzi di Braglia hanno messo insieme 13 punti, con quattro vittorie ed un solo pareggio, sette reti segnate ed una sola subita.

Tutti numeri che invitano a sognare la tifoseria biancoverde.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 31 gennaio 2021 alle 18:30
Autore: Rino Scioscia
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