Siamo solo alla terza giornata ma fa un certo effetto vedere il Sorrento già protagonista con un “Campo Italia” in versione fortezza inespugnabile. Due su due per i rossoneri tra le mura amiche, dopo il Nardò è caduta anche la Fidelis Andria. Con il pari di Fasano sono sette i punti conquistati in tre partite, bottino niente male, ma vanno rassicurati gli appassionati su un aspetto: il girone non è solo appannaggio delle squadre pugliesi. Dopo queste prime tre partite qualcuno potrebbe avere sospetto che i costieri siano capitati per errore in un raggruppamento tutto di marca pugliese, a maggior ragione con l’approssimarsi della quarta giornata che vede il Sorrento affrontare il Tarano, una gara che si preannuncia a dir poco succulenta. Si può dire che sia nata una stella nei pressi di via Califano, si tratta di Sekou Camara, che ha tutto per diventare il beniamino dei tifosi, se solo potessero entrare. 

Il colored francese, nonostante sia solo un 2001, gioca con la personalità di un veterano e la classe di un predestinato. È stato lui a firmare il gol del vantaggio nel primo tempo con una iniziativa personale sublimata da un destro mortifero, ma per tutto l’arco della partita ha dimostrato di non disdegnare pericolose incursioni capaci di tenere in apprensione la retroguardia avversaria. Qualità e fisicità per un giocatore che subito ha fatto capire di cosa è capace senza rivendicare periodi di ambientamento, fa specie pensare che lo scorso anno militasse in Eccellenza nelle file della Vis Ariano. Uno così non poteva restare a lungo confinato in una categoria che già gli stava stretta, aveva bisogno di misurarsi in ben altri palcoscenici, più idonei al suo talento pronto a sbocciare. 

Resta sempre un giovanissimo, così come il suo rendimento potrà crescere di partita in partita così potrà essere soggetto ad un po’ di incostanza, non bisognerà caricarlo di pressioni ma bene ha fatto la società a puntare su di lui, come se fornisse già ampie garanzie ad onta di una età tenerissima. Volendo trovare un difetto a questo Sorrento, premettendo la necessità di dover trovare ancora una quadratura di squadra più precisa, è il fatto di aver subito sempre gol in queste prime tre uscite di campionato. La Fidelis Andria dell’ex Panarelli ha trovato il pari nella ripresa con quel moto perpetuo di Prinari, il più insidioso dei suoi, che più volte ha minacciato la porta di Scarano. Il pari, però, è durato poco perché Cunzi è stato attento come un rapace ad approfittare di una uscita avventata del portiere avversario facendosi trovare al posto giusto per gonfiare la rete. 

Basta vedere l’esplosione di gioia al gol dell’ex Latina per rendersi conto di come il Sorrento sia un gruppo vero, dove ciascuno crede alle qualità di questa squadra. È stata una vittoria sofferta ma voluta, con due volti nuovi a firmare il successo bis in terra costiera: su Camara si ha la sensazione che farà parlare molto di sé, Cunzi scende in campo con agonismo e tanta fame come un giovane in cerca di affermazione. La sua sagoma, vuoi per quell’andatura dinoccolata pronta a sprintare vuoi per quella folta capigliatura, ha qualche affinità con il Lavezzi dei primi anni napoletani. Mister Fusco crede molto nelle capacità di questa squadra, dall’esterno filtra un ambiente sereno dove non esistono primedonne, mantenendo questa umiltà le soddisfazioni potranno solo aumentare. Poi, cammin facendo, si capirà dove si potrà arrivare. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 12 ottobre 2020 alle 17:45
Autore: Maurizio Longhi
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