Se l’anno scorso il problema del Napoli era la siccità offensiva, dopo queste prime due giornate di campionato pare che sia stato risolto. Due gol al Parma e ben sei al Genoa senza subirne alcuno, come numeri ci siamo, vero? Però, come ha detto Gattuso a fine gara con una buona dose di umiltà e la volontà di mantenere un profilo basso, non è tutto oro ciò che luccica. Il Napoli ha chiuso il primo tempo contro il Genoa in vantaggio di un solo gol e subendo per lunghi tratti la squadra di Maran che ha fallito, con Lerager, una clamorosa occasione per pervenire al pareggio. Gattuso aveva avuto coraggio nello schierare un 4-2-3-1 ultra offensivo con Zielinski e Fabian Ruiz in mediana e Osimhen terminale offensivo con Mertens alle spalle, Insigne largo a sinistra e Lozano alto a destra. Proprio il messicano ha sbloccato la partita con un gol “alla Callejon”, su imbeccata di Mertens si è nascosto dietro al difensore per poi colpire senza pietà. Si è anche ripetuto nella ripresa mettendo a referto una doppietta che lo elegge quasi a nuovo acquisto, infatti sembra un calciatore rinato rispetto a quello spaesato e farraginoso dello scorso anno quando ha pagato anche la confusione generale che si respirava nello spogliatoio. 

Adesso sente la fiducia dell’allenatore, gioca con maggiore scioltezza e finalmente sta mostrando le sue qualità. Peccato per Insigne che, nel primo tempo, ha alzato bandiera bianca per un sospetto stiramento, era diventato un elemento importantissimo con un carisma che sprigionano solo i veri capitani, ora si teme uno stop almeno di qualche settimana. Al suo posto è subentrato Elmas che non l’ha fatto rimpiangere giocando una partita di sostanza e qualità andando anche in rete in una ripresa a senso unico. Questo è stato il canovaccio della partita: primo tempo molto equilibrato con un Genoa in pressione e un Napoli fin troppo guardingo e poco intraprendente, nella ripresa il gol immediato di Zielinski ha spianato la strada alla goleada. Il 2-0 del polacco è stato figlio di una sua ottima iniziativa ma delizioso anche il tacco di Osimhen che sta dimostrando di essersi perfettamente integrato in squadra. 

Da quel momento in poi, il Genoa è sparito dalla scena e il Napoli ha preso il sopravvento furoreggiando dalle parti di Marchetti. Mertens è andato di nuovo in gol dopo aver aperto la stagione sbloccando la gara di Parma per poi confezionare un altro assist a Lozano dopo quello del primo tempo. Passano le stagioni ma Ciro è sempre ispiratissimo, da quando ha raggiunto e ormai abbondantemente superato il record di Maradona e Hamsik non è affatto sazio, anzi, la sua intenzione è quella di non fermarsi. I gol di Elmas e Politano testimoniano quanto sia importante avere delle alternative valide al pari chi scende in campo dal primo minuto, anche perché sia il macedone che l’ex Inter hanno tutto per mettere in difficoltà l’allenatore e farsi spesso e volentieri preferire. Con le cinque sostituzioni, avere una rosa lunga è fondamentale, tutti trovano spazio e possono essere protagonisti. 

Queste prime due partite non potevano andare meglio con un Napoli prolifico e impenetrabile in difesa, però se si vuole crescere è meglio focalizzarsi più sul primo tempo della gara contro i rossoblu che in una ripresa da accademia del calcio. Pare che Koulibaly sia destinato a restare ancora in azzurro, e la notizia non può che fare piacere anche perché adesso sarebbe molto difficile sostituirlo adeguatamente dal momento che uno come Sokratis, per quanto valido ed esperto, non può minimamente essere paragonato al gigante senegalese. Servirebbe un mediano di rottura, per il quale si spera di investire i soldi ricavati dalla cessione di Milik su cui sarebbero in corso sondaggi da parte del Tottenham, vedremo quest’ultima settimana cosa ci riserverà, non è da escludere neanche un assalto finale del City per Koulibaly dopo l’imbarcata subita contro il Leicester. Sicuramente Gattuso farà in modo che tutti si concentrino sulla partitissima contro la Juve di Pirlo, suo ex compagno di squadra al Milan, un risultato positivo in quel di Torino avrebbe un valore doppio per questo Napoli sottovalutato da tutti gli addetti ai lavori. 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 28 settembre 2020 alle 14:45
Autore: Maurizio Longhi
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