Dopo tre stop consecutivi, frutto di prestazioni insufficienti e di un atteggiamento troppo timido e dimesso, la Paganese torna finalmente alla vittoria al "Torre" a spese del malcapitato Potenza (2-0). Per Gianluca Grassadonia i tre punti con i rossoblù possono essere un primo passo verso una rinascita generale del gruppo sotto l'aspetto mentale e tattico. "Si è sofferto perché la posta in palio era altissima e la squadra veniva da tre settimane difficili - il suo esordio -. La squadra si allena sempre al massimo ma oggi avevamo qualche calciatore stanco. Tuttavia i ragazzi hanno voluto fortemente la vittoria, hanno saputo soffrire e l'hanno ottenuta. Era questa la partita che dovevamo fare dal punto di vista nervoso e mentale. Tra mille difficoltà, ci siamo presi i tre punti. Ed era questa la cosa più importante. Tra tanti problemi, ce ne è stato uno di conoscenza: tutti avremmo voluto proporre un calcio migliore ed è chiaro che soffriamo anche questo. Ma c'è un processo di crescita da fare e non è un problema che si risolve in otto partite. Tanti giovani devono maturare da un punto di vista caratteriale, di conoscenza e di fiducia. Sono ragazzi alla prima esperienza. Atleticamente la squadra è cresciuta, tanto che ha risposto in maniera positiva dopo aver giocato solo tre giorni fa. Eravamo caduti in un tunnel difficile a livello mentale. E poi la squadra ha sofferto il fatto di aver perso calciatori importanti sotto l'aspetto temperamentale. Sono comunque problemi che stiamo affrontando a testa alta e con grande spirito di partecipazione. Noi dobbiamo convincerci di essere un gruppo forte, dobbiamo sempre farci accompagnare dall'autostima credendo in quello che facciamo. Poi ovviamente la nostra è una squadra che va assemblata, ma ci stiamo conoscendo sempre di più e tatticamente lavoriamo tanto in settimana. Col Potenza volevo una Paganese di carattere e ho avuto le risposte che cercavo. Vi assicuro che non è facile quando devi gestire 26 calciatori provando ad entrare nel loro cervello. Ognuno ha una sua personalità e un suo trascorso, per cui c'è una conoscenza reciproca che avviene giorno dopo giorno. Anche attraverso contrasti ma da uomini. Ora in vista di Avellino proveremo a recuperare quanti più calciatori possibile, anche se non ci sarà Murolo per squalifica. Per noi Michele è importante perché è un giocatore che a livello nervoso e di attenzione ci fa alzare notevolmente l'asticella".

SUI SINGOLI - "Piovaccari veniva da 10 giorni di inattività totale. Non era facile scendere in campo e trovare subito condizione e conoscenza dei compagni. Sono contento per Zito: si è fatto trovare pronto, ma del resto con me si era sempre allenato con grande convinzione. Da Antonio volevo delle risposte e le ho avute con grande professionalità. A volte le persone si conoscono scontrandosi. Cosi è stato anche con lui. I miei giocatori sanno che sono una persona diretta che preferisce una brutta verità ad una bella bugia. Antonio ha fatto un'ottima prestazione proprio dal punto di vista della gamba e questo ci era mancato molto nelle ultime partite. Noi dobbiamo capire che in questa categoria servono intensità, ritmi alti e attacco degli spazi. Partite facili in questo girone non ce ne sono. Per adesso ci prendiamo i tre punti, ma sono convinto che presto potremo offrire anche un calcio diverso. Bianchi veniva da 4-5 mesi di inattività e non aveva fatto la preparazione. A Monterosi non aveva fatto bene, come tutti. Oggi invece ha disputato una buona partita e adesso gli serve continuità". 

Sezione: Serie C / Data: Gio 21 ottobre 2021 alle 08:00
Autore: Stefano Sica
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