Pasquale Marino non si dà pace. L'allenatore della Salernitana, retrocessa ai playout contro la Sampdoria, ha parlato a Il Mattino del suo stato d'animo dopo l'amaro epilogo stagionale: “Sono quattro giorni che non dormo. Mi sono sentito preso in giro. Ripenso allo spezzone di Salernitana-Sampdoria. In quei 30’ di calcio giocato, noi non avevamo fatto errori. Altri, invece, sì. Questi errori sono stati determinanti. Il Var forse era impegnato a guardare Canale 5 o non saprei. Attraverso figure societarie preposte, abbiamo chiesto lumi sul rigore non concesso. Ci parlano di contatto congiunto piede-pallone. Non mi pare: Soriano viene toccato sulla caviglia, dopo aver già spostato il pallone verso altra direzione. Non faccio illazioni.

Però dico che nell’ultima parte della stagione, la regolarità del campionato ha traballato parecchio. Parto dal primo rinvio con il Cittadella: è stata privilegiata la logistica anziché la sequenza di gare del calendario. Cambiato l’ordine, è cambiato pure il peso specifico di alcune partite, scontri diretti. Se ci arrivi già salvo, è involontario ma pure fisiologico un calo d’intensità. Calciatori e staff tecnico hanno pensato solo a giocare. Probabilmente i ragazzi leggevano anche “si gioca-non si gioca” e questa tiritera non ha fatto bene. In campo nel playout di ritorno c’è stato un susseguirsi di errori. I ragazzi all’intervallo hanno rivisto i replay delle azioni dubbie ed è subentrato scoramento, tant’è che qualcuno aveva pensato anche ad un gesto eclatante chiedendoci di non rientrare più in campo, alla ripresa delle ostilità. Non penso alla premeditazione, ma le sviste arbitrali non sono alibi. Sono errori pagati a caro prezzo. L’arbitraggio è stato penalizzante o sbaglio?”.

Sezione: Serie B / Data: Ven 27 giugno 2025 alle 19:07 / Fonte: Tuttoc.com
Autore: Antonio Vistocco
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