Finisce nel modo peggiore, con le bombe carta, i sediolini in campo e la celere a presidio dei varchi per evitare le invasioni. La Salernitana è in serie C. Il 22 giugno 2025, 31 anni dopo il derby vinto allo stadio San Paolo contro la Juve Stabia, i granata scrivono la pagina più brutta della loro storia. Mai, infatti, la Salernitana aveva inanellato due retrocessioni consecutive. Mesta, sfilacciata, svuotata: il dramma sportivo è la somma di mesi di errori.
Primo tempo giocato sotto la curva Sud e primo pallone della partita, quello del calcio d'inizio, fiondato deliberatamente in fallo laterale e in zona offensiva, stile Psg. Così la Salernitana si cala nella mentalità da battaglia della gara di ritorno dei playout. Il cuore le batte forte, vorrebbe subito sfondare gli argini, ma nei primi quindici minuti non va oltre un paio di triangolazioni senza esito. La Sampdoria gioca di mestiere e spezzetta continuamente il gioco. Praticamente non si gioca quasi mai: falli continui, cadute rovinose sul terreno di gioco, i granata che invocano ma non ottengono un cartellino giallo per fallo grave di Sibilli. Nello spezzettamento e nel frastuono, si fa viva la Sampdoria e anche pericolosamente dalla media distanza: tiro velenoso di Meulensteen a pelo d'erba, Christensen si distende sulla propria destra e sventa la minaccia. Soriano è in campo per alzare il baricentro della squadra e per far scattare la scintilla. Al 21' inventa la giocata: con una sontuosa finta, spalle alla porta, si libera di Alex Ferrari e fionda di sinistro, indirizzando al palo alla destra di Ghidotti. E' il portiere di riserva della Samp ma risponde con un prodigio: ci arriva con la punta delle dita e strozza l'urlo in gola ai venticinquemila dello stadio Arechi. Dopo la pausa per dissetarsi, sono i doriani di nuovo in palla e pericolosi con tiri dalla distanza. Ci prova due volte Vieira a cavallo della mezz'ora, ma Christensen è attento

La Sampdoria sfrutta le palle inattive ma è anche fragile quando difende da palla inattiva. L'occasione propizia al 34'. Batte Hrustic dalla bandierina, saltano Cerri e Ferrari, il pallone carambola sul braccio dello stopper che si gira e fa gol. Esplode di gioia l'Arechi ma non vale. Dopo una lunga valutazione, il Var richiama l'attenzione dell'arbitro Doveri che mima lo stop con il braccio. Tutto da rifare. Anzi, doccia gelata, perché al 38', sotto misura, Coda infila il pallone alle spalle di Christensen. E' il più perfido dei gol dell'ex. 

La doccia gelata

Alle 21.49, è definitivamente calato il sipario. Palla persa da Hrustic, contropiede doriano, calcio d'angolo, Coda difende il pallone si gira e tira, Christensen ribatte ma Sibilli è più lesto di tutti e fa 0-2. La Salernitana e la sua avventura in Serie B finiscono qui.

Salernitana    0

Sampdoria    2

Salernitana (3-4-1-2): Christensen ; Ruggeri , Ferrari , Lochoshvili ; Ghiglione  (1’ st Tongya 5.5), Amatucci , Hrustic 5, Corazza ; Soriano  (18’ st Verde ); Cerri 4.5, Raimondo (19’ st Simy ). In panchina: Sepe, Gentile, Bronn, Njoh, Reine-Adelaide, Guasone, Jaroszynski, Tello, Girelli. All. Marino 

Sampdoria (3-5-2): Ghidotti ; Riccio , Ferrari , Veroli ; Depaoli , Vieira , Yepes , Meulensteen , Venuti ; Coda , Sibilli . In panchina: Chiorra, Curto, Bellemo, Ricci, Akinsanmiro, Oudin, Bereszynski, Malanca, Ioannou, Benedetti, Sekulov, Abiuso. All. Evani 7

Arbitro: Doveri di Roma 5

Reti: 38’ pt Coda, 4’ st Sibilli

Sezione: Serie B / Data: Dom 22 giugno 2025 alle 23:25 / Fonte: Salernotoday
Autore: Antonio Vistocco
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