La cosiddetta “dead line” è stasera alle 23,59. Ultima chiamata per l'iscrizione alla serie C. Una chiamata che deve passare attraverso le maglie sempre più strette della Covisoc. Servono risorse per potersi iscrivere, per offrire le garanzie necessarie perchè non accadano più storie del tipo di Taranto e Turris. Le notizie si accavallano: la Lucchese sembra spacciata da tempo, ma alla società toscana si sono aggiunge nelle ultime ore società che sembravano in grado di andare avanti. Il Brescia, innanzitutto, che Cellino sembra aver gettato a mare. Ma anche la Spal che aspetta sempre i soldi dallo “zio d'America” di Tacopina, che potrebbero non arrivare, e poi la Triestina, altra proprietà americana, che ha già la spada di Damocle dei 9 punti di penalizzazione con cui dovrebbe iniziare il prossimo torneo, ma che si ritrova coi conti all'asciutto e con il rischio di non potersi neanche iscrivere. Per due proprietà americane in difficoltà, c'è quella del Campobasso che si rizela dopo l'iscrizione: “Iscrizione fatta. Quarto anno di gestione. Prima volta in 36 anni che il Campobasso fa due campionati consecutivi della terza serie nazionale. Tutto il resto è...”, scrive Matt Rizzetta, che piovuto da Brooklyn (originario del sud Italia) ora ha messo le mani anche sul Napoli Basket. 

Come dire che quella dell'iscrizione è un'impresa tutt'altro che banale di questi tempi. Il Benevento della gestione Vigorito, giusto per rimanere a casa nostra, non ha mai avuto di questi problemi e oggi avere tutti i conti a posto non può essere considerato solo un atto dovuto. Aspettiamo stasera e poi le sentenze della Covisoc attese già per lunedì. Noi siamo sempre dell'avviso che bisogna ridurre il numero di squadre partecipanti e non andare col lanternino per cercare i sostituti di chi non è riuscito a farcela. Ci saranno anche quest'anno società che a metà del guado si fermeranno e falseranno un campionato che è sempre più progioniero di risorse che non possiede. 

Il presidente della Lega Pro, Matteo Marani, si schiera a ultimo baluardo nel voler salvare capra e cavoli: “Noi abbiamo dato disponibilità a ragionare – dice - in primo luogo al presidente federale: siamo parte di un sistema, e c’è anche la componente dei calciatori. Sembra che tutto si riduca alle 60 della Serie C. Una società, che purtroppo è tema di cronaca in questi giorni, è al quarto fallimento in 14 anni (la Lucchese, ndr). Dobbiamo ragionare sul sistema, sugli imprenditori che mettono i soldi. Non vorrei che si riduce la C e poi abbiamo sempre un rapporto squilibrato tra emolumenti e fatturato”.

Sezione: Serie C / Data: Sab 07 giugno 2025 alle 10:53 / Fonte: Ottopagine.it
Autore: Antonio Vistocco
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