"Gloria all’Ucraina! Gloria agli eroi!". E' il motto ufficiale della Nazionale gialloblù, contestato dai russi quando ancora la guerra era "un'affare privato" tra le due nazioni, un conflitto limitato ai confini della Crimea che il mondo ignorava.In questi giorni abbiamo visto più di uno sportivo o ex atleta professionista imbracciare il fucile e combattere l'invasore. Tra questi, anche un vincitore del Pallone d'Oro, Igor Belanov. Lo conquistò nel 1986, succedendo a Michel Platini e precedendo Ruud Gullit.

E poi quell'Helmuth Duckadam che parò 4 rigori in finale di Coppa Campioni regalando il trionfo alla Steaua Bucarest sul Barcellona di Bernd Schuster. Ma ad alzare il più prestigioso riconoscimento individuale fu proprio l'attaccante nato a Odessa nel 1960, che mosse i primi passi nel Chornomorets prima di passare, nel 1985, alla Dinamo Kiev del Colonnello Lobanovski, lo "scopritore" di Andriy Shevchenko.

Sezione: Curiosità / Data: Dom 10 aprile 2022 alle 11:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Antonio Vistocco
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