E adesso come la vogliamo chiamare? Una corazzata? Una fuoriserie? E’ sicuramente una squadra che punta a vincere il campionato e approdare in Eccellenza. Per chi non l’avesse ancora capito, parliamo dello Sporting Barra che ha annunciato un altro colpo, e che colpo! Panico a Barra, detta così può sembrare un increscioso fatto di cronaca, invece ci riferiamo a Giulio Panico, che ha accettato di indossare la casacca dei Lupi nonostante offerte allettanti da altre categorie. Se calibri pesanti come Carotenuto e, appunto, Panico, che hanno vinto campionati da protagonisti in palcoscenici superiori, sono stati disposti a scendere in Promozione, significa che a Barra c’è davvero la volontà di fare le cose in grande. 

Merito della società che sta mettendo a disposizione di mister Sarnataro (un altro che c’entra poco con la categoria e la presidenza ha pensato di partire già da un ottimo timoniere) un organico che definire solo competitivo è un eufemismo, è ricco di talento, esperienza, fame e ambizione. Di tutto e di più. Una squadra che, inevitabilmente, si candida come favorita ai nastri di partenza, il che deve aumentare il senso di responsabilità in ciascun componente della rosa perché chi è favorita viene sempre attesa al varco e, al primo inciampo, è pronto un plotone d’esecuzione che non lascia scampo. Una squadra favorita lo è perché, almeno sulla carta, è completa in tutti i reparti con giocatori di caratura e affidabilità, ma deve avere una caratteristica chiave per vincere i campionati, che non si compra al supermercato, è innata: la capacità di mantenere i nervi saldi. 

Anche la squadra più forte è soggetta a momenti difficili, in questi casi deve venire fuori la lucidità di chi i campionati sa come si vincono, e quando hai in squadra dei top player come Carotenuto e Panico, ma sarebbero tanti nomi da menzionare, ci si sente in una botte di ferro. Chi avrebbe mai pensato che una squadra di Promozione, per quanto possa essere solida e ambiziosa la società, potesse annoverare Carotenuto e Panico (sempre volendoci fermare a questi due nomi), se qualcuno lo avesse detto qualche mese fa sarebbe stato sottoposto ad un trattamento sanitario obbligatorio. Solo due anni fa, Carotenuto festeggiava la storica promozione in serie D del San Tommaso, mentre Panico era reduce da una grande stagione proprio in D con il Portici con cui l’anno prima aveva vinto campionato e Coppa Italia. 

Può essere che bastino queste piccole, veloci e soprattutto recenti note biografiche dei due per capire la portata di tali operazioni per un club di Promozione. Va detto che, poter contare su giocatori straordinari, non significa aver già vinto il campionato, l’unico giudice supremo resta sempre il rettangolo di gioco e partire favoriti così come ha dei pregi nasconde anche dei difetti. Giulio Panico, che tra l’altro ha una duttilità che gli permette di coprire più ruoli, sarebbe un ottimo rinforzo per una squadra di Eccellenza che punta al salto di categoria, se ad annunciarlo è lo Sporting Barra, che l’Eccellenza vuole conquistarla, allora c’è poco da dire. C’è solo da prendere atto dei grandi sforzi di una società che vuole far rinascere il grande calcio a Barra, le favole più belle arrivano sempre dalle realtà di periferia, soprattutto quando poi si ritrovano al centro della scena. O al centro del villaggio, come direbbe qualcuno

Sezione: Campionati Minori / Data: Mer 23 settembre 2020 alle 21:42
Autore: Maurizio Longhi
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