"Ringrazio Sasà Buonomo, che è stato colui che ha indotto la famiglia Mazzamauro a scegliermi". Dopo un'annata favolosa e vissuta sempre sulla cresta dell'onda, anche Giovanni Ferraro, tecnico del Giugliano, può finalmente festeggiare e godersi il momento al termine della gara vinta col Cassino. Per una stagione intera ha fatto da pompiere, adesso è l'occasione giusta per liberare tutta la felicità accumulata per il raggiungimento di un traguardo tanto agognato. "E' stato un percorso lungo e faticoso, iniziato già a Torre Annunziata - rimarca -. Questa società ci ha messo a disposizione una organizzazione da Lega Pro se non da B. Un allenatore non può che fare bene se ha la fortuna di lavorare con una dirigenza simile e in una città come Giugliano. Abbiamo remato tutti dalla stessa parte, pubblico, club e Amministrazione comunale. L'esperienza di Torre è stata importante per conoscerci nei nostri pregi e difetti e gettare le basi del grosso lavoro fatto quest'anno insieme al Presidente ed al Direttore Righi. Ma non posso mancare di ringraziare tutto lo staff tecnico e societario per il supporto ricevuto. Abbiamo messo l'obiettivo davanti a tutto, lavorando di squadra. Il mio futuro? E' prematuro parlarne, abbiamo ancora un'altra partita mercoledì. La società deve prima programmare la prossima stagione e fare le sue opportune valutazioni dopo aver tirato le somme. E' ovvio che chiunque resterebbe ben volentieri in una città come Giugliano al fianco di una famiglia come quella dei Mazzamauro. Ma gli allenatori vengono dopo. Peraltro già da calciatore ero consapevole che la riconoscenza è un sentimento che vale fino al momento in cui si vince, magari dal giorno dopo sparisce. Intanto voglio esprimere felicità per quello che abbiamo fatto e per la famiglia Mazzamauro che in questa avventura ci ha messo soldi, passione e tempo. In ogni caso il nostro rapporto resterà indelebile. Con tutto lo staff tecnico ci siamo conosciuti solo quest'anno: poteva essere difficile amalgamarci subito, avendo ognuno il proprio carattere. Invece abbiamo creato un'ottima sinergia e non era scontato. Il ritiro di Rivisondoli è stato fondamentale perché è lì che si è cementato il gruppo. Eravamo sempre cintenti di stare insieme, del resto questo è un gruppo di persone perbene e uomini veri".

Così il preparatore atletico Gaetano Toto: "Fin dal ritiro abbiamo lavorato per essere quanto più specifici possibile con proposte di preparazione che si avvicinassero a quanto poteva succedere in una partita. La strada tracciata è stata questa: non allontanarci da un livello prestativo".     

Sezione: Serie D / Data: Lun 23 maggio 2022 alle 08:00
Autore: Stefano Sica
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