Siniša Mihajlović ha vinto il prestigioso "Premio Piero Santin", riconoscimento che viene assegnato ad uno o più allenatori, che nella loro carriera si sono messi particolarmente in evidenza, incarnando al meglio i valori umani e professionali che hanno sempre contraddistinto mister Rino Santin (il tecnico istriano scomparso nel dicembre 2017). L'allenatore del Bologna ha ritirato quest'oggi il premio a Cava de' Tirreni, presso il Complesso Monumentale di San Giovanni, alla presenza del sindaco di Cava de' Tirreni, Vincenzo Servalli, di Carmine Zigarelli, Presidente FIGC Campania e Giovanni Bisogno, presidente del Comitato Promotore del Torneo Internazionale di Calcio Giovanile "Città di Cava de' Tirreni".

Con mister Mihajlović, anche i cavesi Emilio De Leo, Renato Baldi, Diego Apicella e Davide Lamberti, componenti del suo staff tecnico. A salutare l'allenatore croato anche una rappresentanza degli Sbandieratori Cavensi che si sono esibiti in piazza Abbro. Il Sindaco Servalli lo ha omaggiato di una targa, un piatto in ceramica di design cavese della Cotto Vietri e del libro "Borgo in Nuce" dell'arch. Lorenzo Santoro, sulla storia della città.

«Mihajlovic ha meritato per quello che ha dato come allenatore e come calciatore per molte squadre, - spiega Bisogno - ed è anche un esempio per molte persone che soffrono, per come ha accettato e ha combattuto la malattia. Il mister è stato subito prescelto per il premio perché è straordinario come sportivo e come uomo. Vorrei ringraziare anche Emilio De Leo per la grande collaborazione offerta nel portare Mihajlovic a Cava de' Tirreni».

Nel corso della cerimonia di premiazione, un tifoso del Napoli ha chiesto a Mihajlovic di «venire ad allenare il Napoli!». La risposta del tecnico serbo non si è fatta attendere: «Mai dire mai». Inoltre, intervistato da Sky Sport, l'allenatore ha commentato le notizie legate al suo futuro e al valzer delle panchine di serie A: «Sapevo che avrebbero fatto un sacco di cambiamenti, L'anno scorso per colpa del Covid, quelli che volevano cambiare non hanno cambiato e quelli che hanno cambiato hanno fatto male visto che non c'era preparazione. È normale che quest'anno ci sarebbero stati dei cambiamenti, ci sono quelli più sorprendenti come Conte che ha lasciato l'Inter ma gli altri ce li si poteva aspettare».

In Italia in generale si sta bene, si sta bene da tutte le parti. Io se sto a Roma, se sto a Milano, se sto a Bologna, se sto a Genova sto bene. Io sono uno zingaro di natura e sto bene da tutte le parti, specialmente in Italia. È un paese bellissimo e ogni città ha qualcosa di particolare e bello».

Sezione: Curiosità / Data: Ven 28 maggio 2021 alle 17:15 / Fonte: il Portico.it
Autore: Antonio Vistocco
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