Salernitana, la missione difficile di Colantuono

Terminare con dignità. È questa la parola d'ordine che si respira a Salerno, con la scelta di un nuovo allenatore per cercare di finire un'annata iniziata male e proseguita peggio. Inzaghi ha deciso di dimettersi dopo avere chiesto un anno ulteriore di contratto, invece che rimanere alle dipendenze del presidente Iervolino. Così alla fine la scelta è ricaduta su Stefano Colantuono, un passato da tecnico proprio dei campani, finito a fare il responsabile delle giovanili dopo l'esperienza di due anni fa.

Difficile pensare a una salvezza che, attualmente, è un miraggio. Una chimera. A nove partite dal termine mancano 26 punti a quota 40, quella solitamente indicata per rimanere in Serie A. Significherebbe vincere tutte le partite per essere sicuri: la matematica non lo esclude, ma è chiaro che sia impossibile. Realisticamente servirebbero almeno 20 punti - e che quelle davanti vadano piano - per avere una fiammella di speranza. Insomma, un rendimento da Champions League.

Quindi l'obiettivo è sperare fino all'ultimo e, poi, riuscire a concludere senza ulteriori scossoni. Già ne sono arrivati troppi in stagione. E per questo il compito di Colantuono sarà ancora più difficile, cercando di fare da parafulmine da una situazione oramai compromessa quasi del tutto.